Ladispoli: rapina in un supermercato, la vigilanza li ferma e finiscono in manette

Rapina ai danni di un esercizio commerciale, finisce male il tentativo di fuga da parte di una coppia già nota alle forze dell'ordine

Commettono una rapina ai danni di un supermercato ma, mentre tentano la fuga, vengono fermati dalla vigilanza e, poi, ammanettati dai carabinieri. E’ successo in un esercizio commerciale di Ladispoli in viale Europa, quando una coppia di conviventi di origini sudamericane, che si erano finti normali clienti intenti a fare la spesa, si sono impossessati di alcolici e di diversi beni non di prima necessità e, dopo aver dribblato le casse senza pagare, sono stati scoperti e fermati dal personale del servizio di vigilanza che, tuttavia, dopo una veloce colluttazione non è riuscito a trattenerli in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine.

Rapina ai danni di un esercizio commerciale, finisce male il tentativo di fuga da parte di una coppia già nota alle forze dell’ordine

Nel frattampo la direzione aveva allertato il numero di emergenza che ha, immediatamente, inviato sul posto una pattuglia rafiomobile dei carabinieri.

La coppia di rapinatori, già nota alle forze dell’ordine, è stata, infatti individuata dai militari della locale stazione della cittadina tirrenico della stazione mentre tentavano di allontanarsi verso il centro dell’abitato in modo da far perdere le proprie tracce.

I carabinieri hanno neutralizzato il tentativo di fuga e fatto scattare le manette ai polsi dei due i quali, colti in flagranza di reato, sono adesso gravemente indiziati di rapina impropria in concorso tra loro. La coppia è stata, infatti, trovata a breve distanza dall’ingresso dell’esercizio commerciale con il bottino ancora in proprio possesso.

Condotti in caserma i due convienti sono stati sottoposti, dopo la convalida da parte del giudice per le indagini preliminari Tribunale di Civitavecchia, alla misura cautelare degli arresti domiciliari e dovranno rispondere del reato di rapina in concorso. Va sempre ricordato che, chiunque sia indiziato o indagato nell’ambito di un processo penale, va considerato innocente sino a quando non sia condannato con una sentenza definitiva.