Anzio: quando le monete romane si convertirono alla religione cristiana, il convegno

Le monete romane sono strettamente legate alla storia  della città eterna, ad Anzio l'occasione di sentirne parlare in un evento al Museo Archeologico

Foto di archivio

Un incontro sicuramente apprezzato dagli esperti di numismatica, ma aperto a chiunque sia interessato ad approfondire il rapporto tra le monete romane e la nuova religione cristiana dell’impero. Se ne parlerà questa sera presso il Museo Civico archeologico di Anzio, in via di Villa Adele alle ore 21.30 nell’ambito della rassegna culturale Percorsi dedicata, per questa occasione, al tema “Monete e devozione a Roma tra il Trecento e il Seicento“, curato dalla professoressa , Lucia Travaini, docente di numismatica all’Università degli studi di Milano.

Le monete romane sono strettamente legate alla storia  della città eterna, ad Anzio l’occasione di sentirne parlare in un evento al Museo Archeologico

La storia delle monete, come si può facilmente intuire, è strettamente collegata alla vicende più rilevanti vissute dai popoli che le coniavano e ne facevano uso per i loro acquisti E così si è verificato anche nel periodo dell’antica Roma, quando la conversione alla religione cristiana da parte degli imperatori iniziò a sostituire immagini sacre al posto di quelle dei più famosi e vittoriosi condottieri che fecero grande la città eterna.

Ma le importanti tracce lasciate da queste monete non si sarebbero preservate così bene se nel Cinquecento e Seicento non avesse preso piede la diffusione del mestiere antiquario e quindi di iniziare a collezionare almeno i pezzi più pregiati.

Ed ecco giungere sino a noi le vicende di mercanti, eruditi, scrittori e collezionisti profondamente interessati all’antichità e alla nascita di un nuovo sistema dal punto di vista sociale ed economico.

Monete come simboli potenti dell’autorità e della bellezza antica ma che diventano anche narrazione degli uomini e delle donne che vissero in quei periodi. Di qui la nascita di filoni di ricerca oltre che di interpretazione, confronto e studio dei conii appartenuti a epoche diverse.

La storia della numismatica deve, quindi moltissimo, alle lettere, manoscritti, inventari, prezzari, disegni, stampe e documenti, che restituiscono, attraverso la viva voce dei protagonisti, l’immagine della vita quotidiana che si conduceva anche nel mondo degli antiquari.

Essi permettono di gettare l’occhio fra le botteghe di orefici e rigattieri, sui banchi dei mercanti, nelle piazze, nello studio dei periti, nella relazione epistolare con i più alti personaggi delle corti, nell’impegno degli studiosi per migliorare la conoscenza dell’antichità. Inutile aggiungere che, punto di vista privilegiato per l’osservazione di questo mondo così arcaico, è Roma città brulicante di una umanità antiquaria in costante attività.