Roma: pericolo nel parco di Tor Tre Teste, scatta il sequestro della Asl ecco perché

Sequestrata un'area del Parco di Tor Tre Teste, dopo un sopralluogo effettuato dall'Azienda Sanitaria Locale Roma 2

Un’area del Parco di parco di Tor Tre Teste, al quartiere Alessandrino, è stato posto sotto sequestro dagli agenti della polizia di Roma Capitale, su disposizione della Asl Roma 2, dopo il ritrovamento di un consistente accumulo di polvere bianca nei pressi di una zona di vegetazione coperta da alberi.

Sequestrata un’area del Parco di Tor Tre Teste, dopo un sopralluogo effettuato dall’Azienda Sanitaria Locale Roma 2

L’intervento è stato effettuato in seguito a una segnalazione telefonica che faceva riferimento alla comparsa, avvenuta nei giorni scorsi, di alcuni minacciosi cartelli in cui si invitavano i padroni dei cani a disertare la zona, pena lo spargimento di polpette e wurstel avvelenati o di sostanze letali per i topi.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia Roma Capitale del VI gruppo Casilino che, in ottemperanza, alle verifiche effettuate dal personale della Asl Roma 2 hanno posto sotto sequestro circa 200 metri quadrati di Parco, delimitando l’area in cui è stata riscontrata la presenza della polvere bianca, peraltro inodore.

Lo scopo del sequestro, effettuato mediante l’apposizione di nastri e avvisi a non entrare nell’area soggetta a divieto, è di tipo preventivo e consentirà di eseguire gli esami di laboratorio necessari a stabilire il tipo di sostanza che è stato disperso. Nel caso in cui si trattasse di una polvere nociva per la salute pubblica l’iter di bonifica e, il conseguente dissequestro, dell’area proseguirebbe con una denuncia all’autorità giudiziaria competente a identificare i responsabili del gesto.

Il cartello di minacce affisso sui tronchi di alcuni alberi del parco di Tor Tre Teste, se effettivamente collegato alla dispersione della polvere, ha un contenuto molto esplicito e diretto.

Minaccia i padroni dei cani invitandoli a portare i loro animali nelle aree dedicate e sottolinea che, a causa della loro presenza “i bambini non possono giocare perché vengono prima i vostri bastardi. Adesso questa sarà l’area del veleno, no l’area cani“.

Occorre sottolineare che il Parco, dedicato alla memoria del commissario di polizia, Giovanni Palatucci, medaglia d’oro al merito civile per aver salvato 5000 ebrei dalla deportazione nazista durante la seconda guerra mondiale, si estende per 80 ettari ed è molto frequentato da chi ama la vita all’aria aperta ma anche da parte di chi pratica attività sportive e, proprio per questa ragione, alla fine dello scorso mese di maggio era finito sotto i riflettori della cronaca a causa del decesso di un giovane runner (leggi qui).

Va precisato che l’accesso dei cani a tutto il Parco di Tor Tre Teste è, ovviamente consentito, purché siano portati al guinzaglio e i loro proprietari provvedano a recuperarne le deiezioni.

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