Acilia, 78enne disabile aspetta da mesi le cure del Centro Assistenza Domiciliare

Un uomo gravemente disabile è aiutato dai vicini di casa a sopravvivere, pur avendo fatto da mesi domanda d'assistenza domiciliare

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Ad Acilia sta avvenendo da 3 mesi una vera e propria storia di degrado dell’assistenza sanitaria, con il Centro Assistenza Domiciliare competente per zona, nel X Municipio (quello presso la Casa della Salute-Poliambulatorio Sant’Agostino) che non risponde alle sollecitazioni fatte dai vicini di casa di un 78enne gravemente disabile, che averebbe bisogno di ricevere cure urgenti a casa propria.

Un uomo gravemente disabile è aiutato dai vicini di casa a sopravvivere, pur avendo fatto da mesi domanda d’assistenza domiciliare

Ce ne da notizia oggi, giovedì 10 agosto, una vicina di casa del signor Michele B., 78 anni, che vive a due passi da lei nel residence Valle Porcina di Acilia, in via Serafino da Gorizia: “Tralasciamo il fatto che anche io – rammenta la signora in esclusiva a Canaledieci.it – sono una disabile, tanto che neppure io posso andare, purtroppo, a lavorare, ma pur con le stampelle mi trovo costretto a dover aiutare dagli inizi di giugno il signor Michele, che ha una disabilità ancora più pesante e grave della mia. Tanto che, in tanti del palazzo, ci siamo mossi in prima persona, con un’altra persona che abita qui nel residence, per far pervenire non una ma varie domande, e vari solleciti anche via mail al Centro Assistenza Domiciliare competente per zona, eppure niente. Niente di niente, e Michele, che a differenza mia non può muoversi in nessuna maniera, sta sempre peggio”.

“Mi auguro, rammenta la signora, che almeno ora che abbiamo preso coraggio e deciso di denunciare i fatti grazie a voi di Canaledieci.it, questa situazione venga risolta: certo, anche io ho i miei problemi, personalmente ho fatto la stessa richiesta al Cad anche per me, e da dicembre scorso ancora aspetto una risposta da parte dell’assistenza sanitaria, ma la situazione di salute, il quadro clinico del povero Michele è anche peggio del mio, veramente molto peggio, dovreste vederlo, è una cosa vergognoso questo silenzio da parte della sanità pubblica. Forse vogliono che muoia in solitudine? Dove sono le istituzioni? Dove è la Asl, che fine hanno fatto tutte le nostre sollecitazioni e la domanda fatta per lui a giugno, quando già era in queste condizioni, forse leggermente meglio di ora?. Capisco che ora ad agosto siano tutti in ferie, ma noi la domanda ci siamo fatti in quattro per farla già a giugno, questa assenza di risposta è assurda”.

La vicina di casa specifica quanto segue: “Certamente, vi domanderete, ma il signor Michele, pur nella sua disabilità pesantissima, pur avendo 78 anni, non ha nessun familiare, amico, nipote per aiutarlo? Ebbene no, da quel che sappiamo, diciamo che alcuni suoi familiari attualmente vivono nel X Municipio, ma anche che, non si sa per quale motivo, non vogliano o non possa aiutarlo, nè sappiamo come contattarli. Sappiamo che ha dei familiari in zona e che hanno anche loro dei problemi e non possono aiutarci a supportare Michele, di altro non siamo a conoscenza e allora ci siamo attivati noi dello stabile”.

Tuttavia – commenta la donna – quelli sono fatti privati, non è la cosa più importante: “Ora, dato che il paziente è di quelli che stanno davvero male, quello che conta è che rapidamente, con grande urgenza, qualcuno dei sanitari arrivi qui e ci aiuti, che venga garantito da chi di dovere, dalla sanità pubblica, un’assistenza domiciliare di base, per salvargli la vita, per farlo vivere dignitosamente,  dato che da solo non può proprio andare in ospedale date le sue condizioni”.

Di certo quest’assenza del servizio d’assistenza domiciliare fa il paio con la grave situazione di sovraccarico che sta gravando da tempo su tanti pronto soccorso del Lazio, tra i quali quelli di Ostia, Formia e Civitavecchia, che nel mese estivo per eccellenza, ad agosto in particolare, sono attesi da un superlavoro davvero fuori dal normale, anche per la ovvia e crescente presenza di turisti in questo periodo dell’anno, tra Roma e il litorale del Lazio.

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