Roma, bambino si perde tra la folla: ritrovato dalla Polizia

Il bambino di 9 anni è stato rintracciato dalla Polizia e riaffidato ai genitori

Il bambino subito il ritrovamento
Il bambino ritrovato dalla Polizia

Paura ieri per dei turisti che in gita a Roma sono rimasti travolti dalla bolgia in visita a Fontana di Trevi perdendo di vista il loro bambino. È stato un attimo e la coppia ha perso di vista Benyamin, il loro figlio di appena 9 anni, tra le tante persone che stavano ammirando la Fontana.

Il bambino di 9 anni è stato rintracciato dalla Polizia e riaffidato ai genitori

L’allarme è scattato subito ed in tempo reale la foto di Benyamin è arrivata sugli smartphone di tutte le Forze dell’Ordine che operavano in quel momento nel centro storico.

Sono stati i poliziotti della Sezione Volanti ad effettuare l’intervento risolutivo anche grazie alla solerzia di una commerciante: il bambino, infatti, si era rifugiato in un negozio di corso Vittorio Emanuele II.

Gli agenti hanno subito confermato alla mamma di aver ritrovato Benyamin che ha poi raggiunto e, finalmente, riabbracciato. Dopo l’abbraccio e i saluti la foto ricordo con gli agenti che lo avevano rintracciato e rassicurato.

La proposta, la Fontana a numero chiuso

Intanto Fontana di Trevi resta non solo assaltata dai turisti ma anche nel mirino di ladri e vandali. Chi pesca monetine, chi si lancia per fare un bagno per provare il brivido di “nuotare” nella fontana più famosa al mondo. Azioni spesso poco controllabili proprio per l’enorme flusso di turisti che accorrono alla fontana. Da qui la determinazione espressa dall’assessore comunale al Turismo, Alessandro Onorato, che sta pensando di introdurre l’ingresso a numero chiuso.

Un destino che renderà il monumento non più accessibile alle folle radunate tutte intorno per il rito della monetina, ma visitabile e avvicinabile solo pagando un “biglietto” simbolico, al pari di alcuni pregevoli affreschi che si accendono con 1 euro nelle basiliche.

Ma l’idea della fontana e dunque di quella piazza chiusa, fa già gelare il sangue a diversi esperti del settore, mentre c’è chi si dice favorevole alla limitazione.