Roma, vandalizzata l’auto di Pietro Orlandi: accanimento mirato tra altri veicoli in sosta senza danni

Pneumatici squarciati nell'auto in sosta: Pietro Orlandi preso di mira dai "vandali". Potrebbe essere un avvertimento contro le ultime dichiarazioni sul caso di sua sorella

Auto di Pietro Orlandi vandalizzata

Un gesto vandalico come tanti se ne vedono nella Capitale, soprattutto in questi tempi di vendicatori dei parcheggi sulle strisce pedonali e vetri sfondati senza motivo apparente. E’ stato questo forse il primo pensiero di Pietro Orlandi, quando si è ritrovato gli pneumatici squarciati dell’auto di famiglia parcheggiata a Borgo Pio.

Quando l’uomo ha fatto il giro del veicolo però, e ha trovato lo stesso trattamento sulle altre gomme, e nessun atto simile alle altre auto intorno alla sua, non ha avuto dubbi che quel gesto di sfregio dalle pesanti conseguenze economiche, era rivolto a lui, e giocoforza alla storia dolorosa della sua famiglia. Un inspiegabile ondata d’odio nei confronti di un uomo che cerca solo la verità.

Pneumatici squarciati nell’auto in sosta: Pietro Orlandi preso di mira dai “vandali”. Potrebbe essere un avvertimento contro le ultime dichiarazioni sul caso di sua sorella

Si sono mossi tra le auto in sosta come ombre e una volta raggiunto il presunto obiettivo, hanno tirato fuori il taglierino e hanno tagliato con forza tutti gli pneumatici di una monovolume in sosta. Non una macchina qualunque, ma quella di Pietro Orlandi il fratello della 15enne romana Emanuela scomparsa 40 anni fa.

Da quel giorno, il 22 giugno del 1983, Pietro mosso dalla ragione della ricerca della verità ad ogni costo e determinato a mettere la parola fine alla terribile vicenda che ha segnato per sempre la sua famiglia, solo quando questa verrà alla luce, ha indagato e continua ad indagare insieme alle Forze dell’ordine ma anche da solo sulla scomparsa di sua sorella, affinché nessuna traccia e pista utile venga trascurata, e si stringa il cerchio sui responsabili anche della presunta morte di Emanuela.

Per questa sua tenacia che non si è mai fermata di fronte alle ipotesi più torbide di coinvolgimento, nella scomparsa della sorella, l’uomo anche di recente si sarebbe attirato  reazioni feroci. Le peggiori poi, a cui potrebbero collegarsi gli atti vandalici della scorsa notte, sono quelle riferiti ad alcune frasi su Wojtyla, l’ex Papa proclamato Santo nel 2014.

In una recente intervista l’uomo disse di Wojtyla: “Ero sempre stato convinto che lui sapesse che cosa era successo a Emanuela. Quando venne a casa nostra, parlò di terrorismo internazionale, assicurandoci che avrebbe fatto il possibile. Poi però permise al silenzio e all’omertà di calare su questa vicenda”.

L’ex papa definito “figura negativa”, ha sollevato accese critiche nei confronti di Orlandi fino ad oggi sostenuto quasi ad oltranza dalla popolazione, che considerò fin da subito il caso di  Emanuela Orlandi come quello della ragazza della porta accanto, una giovane vittima 15enne al centro di una vicenda oscura.

Ora l’atto vandalico della scorsa notte, segnalato da Notte criminale, ha fatto scattare l’allarme su quello che potrebbe essere una ritorsione o addirittura un avvertimento nei confronti di Orlandi. Certo è che chi ha agito, non era solo a conoscenza della zona della sua abitazione, ma soprattutto conosceva la sua auto, l’unica ad aver subito lo squarcio delle gomme in mezzo ad una fila di auto in sosta, intoccate dagli ignoti vandali.