Roma, mistero sulla testa di marmo ritrovata a due passi dal Corso

La testa di marmo rinvenuta in piazza Augusto imperatore: rappresenta una donna

testa di marmo rinvenuta a Roma

Ritrovata a Roma una testa di marmo di epoca romana perfettamente integra. Un altro tesoro che arriva dal sottosuolo.

La testa di marmo rinvenuta in piazza Augusto imperatore: rappresenta una donna

La testa di marmo è stata rinvenuta, oggi, 6 luglio, in piazza Augusto imperatore ed ha un valore inestimabile.

Il prezioso reperto sembra raffigurare nelle fattezze una giovane donna: lo si evince dai capelli, anche se raccolti, e dai lineamenti delicati. La foto del monolite è stata postata per primo dal sindaco Roberto Gualtieri e mostra la testa in marmo ancora sporca di terra e residui.

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Il ritrovamento della testa di marmo in piazza Augusto Imperatore

 

La scoperta è avvenuta nel corso dei lavori per la “Riqualificazione del Mausoleo di Augusto e piazza Augusto Imperatore”, sul lato orientale dell’area in corso di intervento.

La testa appena ritrovata, di elegante fattura, scolpita in marmo greco, appartiene probabilmente a una statua di divinità femminile, forse Afrodite, di dimensioni naturali. Mostra una raffinata acconciatura di capelli raccolti sul retro grazie ad una “tenia”, un nastro annodato sulla sommità del capo”, spiega il sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce. “Il reperto – prosegue il soprintendente – è stato rinvenuto nella fondazione di un muro tardoantico ma si conserva integro; riutilizzato come materiale da costruzione giaceva con il viso rivolto verso il basso, protetto da un banco d’argilla sul quale poggia la fondazione del muro. Il riuso di opere scultoree, anche di importante valore, era una pratica molto comune in epoca tardo medioevale, che ha consentito, come in questo caso, la fortunata preservazione di importanti opere d’arte”.

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La testa di marmo dopo una prima ripulitura dai residui di argilla

La testa è al momento affidata ai restauratori per la pulizia, e agli archeologi per una corretta identificazione e una prima proposta di datazione, che appare ancorata all’epoca augustea.

I tesori ritrovati

A gennaio, il 25 precisamente, un altro ritrovamento spettacolare. Durante un intervento di ristrutturazione di un condotto fognario all’interno del perimetro dal Parco Archeologico dell’Appia Antica era stata trovata una statua di Ercole in marmo a grandezza naturale (leggi qui). 

La statua è stata trovata a venti metri di profondità nell’area di Parco Scott: un rinvenimento inaspettato dopo settimane di movimentazioni di terra.

Dopo settimane di movimentazioni di terra di riporto completamente priva di reperti di interesse archeologico, – specificava una nota –  Parco Scott ci ha regalato una grande sorpresa: una statua marmorea a grandezza naturale che, per la presenza della clava e della leontè – la pelle di leone che ne copre il capo – possiamo senz’altro identificare con un personaggio in veste di Ercole”. 

La tomba della bambina

A maggio 2022 in città un altro importante ritrovamento (leggi qui). All’Appio Latino, sotto via Tosti, a due metri di profondità, durante dei lavori di bonifica idrica, è stata rinvenuta una tomba, o meglio un’ara bianca dedicata a Valeria Laeta, una adolescente romana del II secolo dopo Cristo morta a 13 anni e 7 mesi.