Roma, è morto Maurizio Pucci: l’ex presidente di Ama aveva 69 anni

Pucci era stato anche assessore. Il ricordo: "Generoso fino all'ingenuità"

Il Campidoglio piange Maurizio Pucci, un dirigente esperto e stimato scomparso a 69 anni.
Il sindaco Roberto Gualtieri lo aveva scelto come suo braccio destro per l’organizzazione dell’evento più importante per la città da qui ai prossimi anni: Pucci Recentemente aveva ricevuto l’incarico di coordinatore dei servizi di accoglienza e celebrazioni del Giubileo 2025.

Pucci era stato anche assessore. Il ricordo: “Generoso fino all’ingenuità”

Manager di lungo corso in Campidoglio, Pucci è stato anche assessore ai Lavori Pubblici dal 2014 al 2015, nella giunta di Ignazio Marino. Ha poi iniziato a lavorare in Ama, la municipalizzata dei rifiuti di cui è stato direttore generale ad interim tra il 2021 e il 2022.

Addio Maurizio! Se ne va un amico caro, la malattia è stata più forte della sua incrollabile tenacia! Fino all’ultimo cuore e testa su Roma, sul Giubileo, sui tanti progetti da realizzare, sulle sfide da vincere! Maurizio era così: un tornado di passione ed entusiasmo con quel sorriso gentile che smussava tutti gli angoli. Un abbraccio forte ad Isabella e alla famiglia”, la senatrice ed ex ministro Beatrice Lorenzin.

Su Facebook, il ricordo commosso di Goffredo Bettini: “Maurizio è stato un ottimista, un tenace, un generoso fino all’ingenuità. Mi è stato amico per quarant’anni”. “L’ho sempre trovato al mio fianco. Leale come pochi, ma mai accasato ad una corrente. Tanto meno la mia, che non ho mai promosso. Piuttosto a disposizione senza esitazioni del Pd, delle istituzioni, delle aziende di cui è stato dirigente. Era dotato di una forte intelligenza politica e anche di una cultura autodidatta, ma a largo raggio”.

Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Maurizio Pucci: una persona straordinaria, un amico, un amministratore serio, competente e appassionato – lo ricorda il sindaco Gualtieri – Era un uomo dolcissimo, sempre pacato e sorridente, non aveva paura di assumersi responsabilità, anche le più impegnative, di prendere decisioni, e soprattutto era insuperabile nella capacità di attuare i progetti facendo apparire semplici cose che non lo erano”.

Disponibile con tutti, era dotato di una grande carica umana e di una notevole finezza culturale, sempre curioso di approfondire e di capire, da assessore, da dirigente pubblico come da cittadino costantemente impegnato sul territorio – il saluto del sindaco –  Conosceva e amava Roma come pochi, ed ha svolto un ruolo decisivo per la realizzazione di opere ed eventi che hanno fatto la storia di questa città: dal completamento dell’Auditorium all’organizzazione del Giubileo del 2000. Dopo averci aiutato con la consueta competenza in Ama, aveva accettato di coordinare gli interventi per il prossimo Giubileo. Ci mancherà terribilmente”.