Poliziotta rubava nell’Ufficio reperti del Commissariato: dovrà risarcire 244mila euro

A battere cassa all'ex poliziotta la Corte dei Conti: dovrà pagare pure gli interessi e il danno all'immagine della Polizia

La Corte dei conti batte cassa all’ex poliziotta responsabile dell’Ufficio Reperti del Commissariato di Ostia condannata per aver rubato a più riprese soldi e oggetti che avrebbe dovuto vigilare e custodire. I magistrati contabili hanno chiesto che restituisca 244.197 euro al ministero dell’Interno. Nel conteggio non solo i 90mila euro che la poliziotta avrebbe depredato (anche a un defunto), ma anche i soldi per il disservizio e il danno all’immagine della Polizia di Stato.

A battere cassa all’ex poliziotta la Corte dei Conti: dovrà pagare pure gli interessi e il danno all’immagine della Polizia

La poliziotta, secon do quanto accertato, rubava in commissariato, avventandosi, a più riprese lontana dallo sguardo dei colleghi, sui soldi e sui gioielli sottoposti a sequestro giudiziario. In poco più di trentasei mesi si è accaparrata di beni per oltre 90mila euro. Da responsabile degli Uffici reperti, invece di vigilare su quanto sequestrato, rubava a più non posso. Senza freni, secondo la ricostruzione del pm Claudia Terracina, che l’aveva portata a giudizio per peculato.

L’agente Daniela R. una cinquantenne, poi destituita dalla Polizia di Stato – aveva rubato per un anno la pensione a una deceduta. Dopo aver sottratto in ufficio il bancomat e i documenti di un’anziana straniera morta all’improvviso, infatti, ha riscosso al suo posto la pensione, mese per mese, finché è stata scoperta. Una travata analoga l’aveva adottata nel caso di un uomo morto all’improvviso in spiaggia, i cui beni sono stati affidati dall’autorità giudiziaria alla polizia in attesa della restituzione ai parenti: con la carta di credito e il pin trovato nel portafoglio ha prelevato allo sportello di una banca 250 euro.

Tra le vittime uno Spada

Diverse decine le vittime. Tra loro anche un componente della famiglia Spada, a cui durante un controllo antidroga, il 7 dicembre del 2017, erano stati sequestrati 240 euro. La busta con il denaro era stata riposta da altri agenti nell’ufficio reperti ed è stata trovata vuota, come altre, a dozzine.

Sono state le ripetute sparizioni ad allertare i colleghi, in particolare gli investigatori della squadra giudiziaria del Commissariato Lido.

I beni sottratti

L’elenco dei beni sottratti è variegato: orecchini, spille, pendenti, gemelli, collier, anelli, orecchini, diamanti, orologi, tra cui un Rolex. Merce che veniva rivenduta direttamente a un compro oro o data in pegno. L’ex poliziotta avrebbe sottratto in contati 31mila euro, accumulati in un’infinità di piccoli sequestri dai 15 euro ai 1.500 effettuati dai colleghi del tutto ignari. L’ultimo, contestato nel marzo 2018, era di 740 euro.