Roma, sesso col detenuto in cambio di sigarette e ricariche: poliziotto sotto inchiesta

Il detenuto avrebbe accettato le proposte dell'agente in cambio di piccole regalie cruciali in carcere: come i soldi per ricaricare il telefonino

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Immagine di repertorio.

Fa sesso con un detenuto trans in cambio di sigarette, cioccolatini e ricariche telefoniche, poliziotto della penitenziaria finisce a processo a piazzale Clodio con l’accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità.

Il detenuto avrebbe accettato le proposte dell’agente in cambio di piccole regalie cruciali in carcere: come i soldi per ricaricare il telefonino

L’imputato, assistente capo della polizia penitenziaria, temporaneamente in servizio presso il reparto G12 della casa circondariale Rebibbia Nuovo complesso, ha scelto di essere giudicato col rito abbreviato, il procedimento che saltando il processo ordinario in caso di condanna garantisce uno sconto di un terzo della pena.

Il fatto contestato risale al 7 agosto dello scorso anno. Secondo l’imputazione il poliziotto avrebbe “indotto un detenuto transgender ad avere con lui dei rapporti sessuali abusando della sua qualità e delle sue funzioni, dietro la promessa di alcuni beni di consumo: sigarette, cioccolata, soldi per le ricariche”.
L’agente, intanto, è stato sospeso in via cautelativa dal servizio, in attesa della sentenza.

In carcere coi telefonini

Mentre l’agente finito a processo alimentava la pratica, assolutamente vietata, di permettere l’uso di cellulari in carcere, a gennaio i colleghi di Rebibbia hanno scoperto il familiare di un detenuto pronto per un colloquio con cinque micro telefonini nascosti negli slip.

Mentre l’uomo veniva sottoposto dal personale del settore colloqui ad un primo sommario controllo, il metal detector ha segnalato la presenza di oggetti metallici. Infatti nonostante avesse anche vuotato le tasche, il metal detector continuava a “suonare” dando quindi maggior credito al sospetto che l’uomo occultasse oggetti non consentiti.

Sottoponendolo a perquisizione personale la Polizia Penitenziaria ha accertato che l’uomo occultava all’interno degli slip ben 5 microtelefoni cellulare con tutti gli accessori e un cospicuo numero di banconote per un valore di qualche centinaio di euro.

L’agente che ha fatto sesso col detenuto sarà processato a giorni. Rischia il posto di lavoro oltre che una pesante condanna.