Centinaia di pedoni accalcati sotto al sole per ore, fuori dalla fermata metro chiusa durante la corsa podistica: il malcontento dei cittadini arriva da lontano
Roma: questa mattina, domenica 7 maggio, si è svolta l’importante corsa podistica della Race For the Cure promossa come ogni anno dalla Komen Italia, per la lotta contro i tumori al seno.
Per lo svolgimento della manifestazione sportiva che ha visto la partecipazione massiccia di corridori con uomini e donne di tutte le età che si sono riversate nel cuore della Città Eterna, come annunciatovi in un altro nostro articolo recente dei giorni scorsi, erano state predisposte per questa giornata diverse chiusure e deviazioni a strade, bus e fermate metro, in particolare quella della metro B di circo Massimo.
Dalla prima mattina, quando intorno alle 9 la Race For the Cure ha avuto inizio, e fino alle 13.37, quando è stata riaperta ufficialmente con tanto di annuncio social da parte dei canali Atac, tuttavia il disagio intorno all’area del Circo Massimo e zone limitrofe è stato tangibile.
In proposito, pur ricordando che sempre, prima e durante tutte le manifestazioni, che siano sportive o di altra natura, vengono chiuse le fermate Metro adiacenti alle strade interessate dagli eventi, un utente, Dario, ha raccolto diversi “likes” e manifestazioni d’appoggio ad un suo post su facebook, dal quale è tratta la foto di questo articolo.
All’interno, ha corredato la fotografia delle persone accalcate in massa – a gara in corso – nei pressi di una delle entrate della Metro B di Circo Massimo – scrivendo queste parole: “Race For the Cure. Centinaia di migliaia di Persone e la metro è chiusa. Devo dire che il concetto di città in 15 minuti di gualtieri mi stupisce sempre di più”.
Di certo nonostante si sia svolta di domenica, con la bella stagione, il sole e il fatto che la corsa era nel centro città, comunque si è creato per ore un disagio tangibile con tanti residenti e turisti accalcati e impossibilitati a circolare nella zona con i mezzi pubblici.
Al di là di ogni colorazione politica, questo cittadino e internauta rappresenta il malcontento di molti romani e residenti, che va oltre questa specifica chiusura temporanea della metro di Circo Massimo, ma testimonia il fatto che la cittadinanza vorrebbe vedere in ogni caso trasporti davvero funzionanti che non vadano a collassare per vari motivi quasi quotidianamente.
Si va dalle polemiche infuocate di questi giorni contro la nuova Ztl allargata con annessa area verde firmata da Gualtieri, agli autobus in fiamme per misteriosi guasti, ai colossali ritardi ormai divenuti un preoccupante clichè, da parte di metro e della tristemente nota linea Metromare, la ex Roma Lido, con l’ultimo disservizio arrivato appena ieri, sabato 6 maggio.
Aveva fatto riflettere, sempre in queste settimane, la petizione online contro la Ztl proposta da Gualtieri, capace di raccogliere in poche ore migliaia e migliaia di firme su change.org.
Di certo, a buon diritto si può dire che la realtà attuale della Capitale evidenzia come “La città dei 15 minuti” paventata dalla giunta Gualtieri sia inesistente e rappresenta un desiderio più che una realtà, nonostante i 22 milioni di euro stanziati un anno fa per realizzare progetti di riqualificazione urbana all’interno dei 15 municipi capitolini.
Tutti fattori che certificano che da tempo immemore ormai la cittadinanza è allo stremo ed è pronta a contestare immediatamente l’operato del Campidoglio, afflitta com’è da gravi difficoltà nello spostarsi da e per la Città Eterna, la Capitale d’Italia.
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