Roma: Giovanni Alfonsi, membro della segreteria della Cgil Lazio, responsabile del Comparto SSAE– Diritto di sciopero – politiche della salute e sicurezza nel lavoro – Politiche della legalità e lotta alla corruzione – sistema degli appalti, evidenzia il grave stato d’allarme e di indigenza nel quale versano attualmente le lavoratrici e i lavoratori di Medihospes, che gestiscono servizi di primaria importanza nella regione – assistenza domiciliare, case di riposo, centri accoglienza immigrati, servizi sanitari negli ospedali, assistenza studenti universitari con disabilità -.
A fronte delle mancanze denunciate nel pagamento degli stipendi ai dipendenti di Medihospes, che passeranno la festa dei lavoratori senza salario, la Cgil proclama lo stato d’agitazione
Domani, Primo maggio, festa dei lavoratori, rammenta la Cgil in una nota “Nel giorno in cui si festeggia la conquista dei diritti fondamentali per i lavoratori, loro lo passeranno senza stipendio. Ancora una volta, come accade ormai da mesi, la Cooperativa Medihospes non ha provveduto a pagare gli stipendi entro il 20 del mese aggravando la condizione di lavoratrici e lavoratori con salari poveri già stretti nella morsa della crisi”.
Alfonsi, tramite il suo profilo social, scrive: “È un primo maggio amaro per le lavoratrici e i lavoratori di Medihospes. A questo scopo la Fp Cgil di Roma e Lazio proclama lo stato di agitazione. Alla Regione, ai Comuni, alla Prefettura diciamo: ascoltate il lavoro e mettete fine a questi comportamenti e a corredo di queste dichiarazioni, tagga nel post in questione sia il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca”.
La Cgil spiega nel dettaglio le motivazioni dell’imminente sciopero, con l’agitazione che sarebbe fondata da quanto segue: “Quello che maggiormente colpisce non è soltanto l’arroganza padronale con cui Medihospes calpesta la dignità di chi lavora ogni giorno garantendo grandi profitti alla Cooperativa ma anche l’assoluto disinteresse e l’omissione di controlli e azioni da parte degli enti pubblici, Prefettura, Comuni, Discolazio, ospedali responsabili di questi servizi e che hanno assegnato gli appalti a Medihospes, che pur a conoscenza dei ritardi ogni mese, nulla hanno fatto per risolvere la questione. Disinteressati anche delle affermazioni della Cooperativa che usa l’alibi dei mancati pagamenti delle fatture da parte di questi committenti”.
“La Fp Cgil – prosegue il Sindacato – proclama lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori e reclama un intervento da parte dei committenti pubblici, anche sostituendo Medihospes nel pagamento degli stipendi, per non lasciare lavoratrici e lavoratori senza salari e i cittadini a rischio di perdere i servizi”.