Castelnuovo di Porto, nigeriano violenta e rapina prostituta: condanna a 3 anni e 8 mesi

Dopo anni di indagini arriva la pesante condanna per un nigeriano che ha rapinato e violentato una prostituta

Castelnuovo di Porto: arriva la parola fine su una vicenda che ha visto protagonista, nella parte dell'”orco”, un cittadino nigeriano e vittima una prostituta, con la donna che è stata bloccata, violentata e rapinata dall’uomo con il quale aveva concordato un rapporto sessuale a pagamento.

Dopo anni di indagini arriva la pesante condanna per un nigeriano che ha rapinato e violentato una prostituta

Nella giornata di ieri, lunedì 20 marzo, è infatti arrivata la sentenza di condanna da parte del tribunali di Tivoli con 3 anni ed 8 mesi di reclusione inflitti al 25enne nigeriano, un vecchio ospite del Centro d’accoglienza per richiedenti asilo della cittadina alle porte di Roma, accusato di aver abusato e derubato con la forza una 33enne prostituta romena.

L’aggressore è stato ritenuto colpevole dei reati di violenza sessuale e rapina aggravata ai danni della ragazza dell’est, al termine di indagini durate anni, con i fatti in questione che si sono svolti l’11 agosto del 2019.

Dalle ricostruzioni che hanno portato alla condanna del 25enne, è risultato che i due si sarebbero appartati lontani da occhi indiscreti e poi il rapporto si sarebbe prolungato oltre quello che la prostituta riteneva opportuno.

A quel punto il nigeriano ha assalito la ragazza, continuando il rapporto contro il volere della lucciola e, non contento, una volta finito, il profugo l’ha minacciata con un bastone obbligandola anche a dargli i soldi che la donna aveva nella sua borsa, circa 30 euro.

Il tribunale ha inoltre costretto l’aggressore a pagare una multa di 700 euro, disponendo il sequestro e la distruzione dell’arma utilizzata per terrorizzare la vittima, oltre alla restituzione dei soldi che gli aveva sottratto.

In un altro nostro articolo, recentemente vi abbiamo raccontato dell’arresto di un 44enne aguzzino romano che teneva sotto scacco le “passeggiatrici” che si prostituivano nella zona della metro capitolina di Piramide, minacciandole e aggredendole per ottenere denaro o oggetti di valore.