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Ben due mesi di cibo da strada “per rilanciare l’economia di Ostia”

Continua la politica delle bancarelle vantate come opportunità di occasione turistica ed economica: annunciati due mesi di cibo da strada sul lungomare

Per il X Municipio il rilancio turistico di Ostia passa attraverso le bancarelle. Anche quelle del cibo di strada. Così, dopo l’annuncio di mercati e mercatini di varia natura, alcuni anche falliti per mancanza di operatori interessati, l’amministrazione locale a corto di idee lancia anche due mesi di occupazione del lungomare riservati ai camion-bar dello street food.

Continua la politica delle bancarelle vantate come opportunità di occasione turistica ed economica: annunciati due mesi di cibo da strada sul lungomare

Lo ha deciso la Giunta Municipale con la delibera approvata nella seduta del 6 marzo dal titolo  “Realizzazione di una manifestazione enogastronomica street food”. Ben due mesi sono quelli indicati da presidente e assessori di Ostia: dal 22 aprile al 21 maggio (ad eccezione dei giorni 5, 6 e 7 maggio riservati al raduno dell’Associazione Nazionale Carabinier) e dal 21 agosto al 24 settembre. L’area individuata è quella di piazzale Magellano, davanti alla spiaggia libera de “Il Curvone”.

Risibili le motivazioni che sono state addotte dalla Giunta per giustificare l’ennesimo evento a base di bancarelle. Per esempio che “le attività commerciali e turistiche rappresentano il nucleo portante delle attività produttive, configurandosi come centrali per la struttura economica del territorio” (sic). Se così fosse, non si favorirebbe l’invasione di bancarelle esterne e concorrenti al comparto della ristorazione locale.

In ogni caso il documento approvato, con il contestuale avviso pubblico per l’affidamento a un solo soggetto, specifica che le manifestazioni sul cibo da strada dovranno prevedere “preparazione e degustazione di cibi tradizionali, specialità tipiche della cucina locale, regionale ed etnica, destinata a conferire spazio a prodotti provenienti di varia e diversa provenienza”. Quindi, viene da commentare, sarà uno street food internazionale. Un po’ come quello approvato negli anni passati dall’amministrazione M5S (leggi qui), pesantemente contestata dai ristoratori locali. Insomma, una sorta di continuità senza ulteriori slanci di fantasia e all’insegna della continuità.

Mercati e mercatini

Non c’è che dire: quella sotto la guida Mario Falcone è un’amministrazione che vede nelle bancarelle il solo momento di richiamo turistico. In principio furono quattro appuntamenti autunnali decisi senza un bando pubblico nella centrale via delle Baleniere, chiusa di domenica alla circolazione delle auto (leggi qui). Poi fu la volta del mercatino di Natale (leggi qui), poi abortito perché lanciato con pesante ritardo (leggi qui). Poi venne la Festa della Befana (leggi qui), annullata perché affidata in modo diretto senza un avviso di evidenza pubblica (leggi qui). Poi fu il momento dei mercatini socio-culturali, una proposta per ben diciotto appuntamenti con le bancarelle sparse in tutto il X Municipio (leggi qui).

In questa sequenza a base di bancarelle si aggiunge la festa del cioccolato (leggi qui) e la prossima festa di Pasqua (leggi qui). Cosa non si fa per sostenere che stracci e cineserie sono il momento turistico d’eccellenza per Ostia e dintorni.