Ostia, a 86 anni chiede favori sessuali a due 15enni

L'anziano, 86 anni, condannato a 8 mesi di carcere per adescamento di minori. L'approccio sul lungomare

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Immagine di repertorio

A 86 anni chiede favori sessuali a due 15enni offrendo soldi. L’apparenza e l’approccio di un nonno affabile, in realtà, un adescatore di adolescenti bramoso di approcci sessuali. La proposta a due 15enni sul lungomare: “Vorrei farvi una cosetta…Offro dieci euro”. Un tentativo di adescamento costato, ieri 12 ottobre, a un “nonno” del posto una condanna a 8 mesi di carcere.

L’anziano, 86 anni, condannato a 8 mesi di carcere per adescamento di minori. L’approccio sul lungomare

L’approccio, o meglio l’adescamento fallito solo per la paura e il disgusto provate dalle vittime, risale a un pomeriggio di settembre del 2017. L’anziano nota due amiche quindicenni che passeggiano mentre mangiano il gelato e allora accosta l’auto e con un cenno le chiama. Finge di aver bisogno di una indicazione stradale. E poi riserva alle adolescenti una serie di lusinghe e di complimenti.

Quanto siete carine, siete anche gentili...”. E poi la repentina proposta: “Vi vorrei fare una cosetta…Offro 10 euro”. Le ragazze impallidiscono, hanno paura. Una delle due afferra il cellulare per chiedere aiuto. A quel punto il 86enne capisce che rischia molto. Rimette in moto l’auto e scappa via. La ragazza con il cellulare in mano però scatta una foto e immortala la targa dell’auto. Tutte e due poi raccontano l’accaduto ai genitori che fanno scattare la denuncia.

Le due ragazze, assistite nel processo dall’avvocato Francesco Bianchi, una volta in commissariato consegnano agli agenti la foto della targa. E l’anziano, in pochi attimi, viene raggiunto e identificato.

Dalla denuncia al processo

L’anziano una volta finito sotto processo ha negato.  In aula, davanti al giudice,  si è limitato ad ammettere di aver salutato le ragazze. “Volevano un passaggio e io ho detto loro no“. Il nonnetto in auto, però, non è stato creduto.

Subito dopo l’incontro e l’immediata denuncia delle due giovani l’anziano era stato prelevato in casa e condotto i commissariato. In quella occasione non aveva ne’ confermato, ne’ negato i fatti. Ad inchiodarlo l’immediato riconoscimento da parte delle due vittime.

Il pm Gianluca Mazzei aveva chiesto un anno e tre mesi. Il giudice ha disposto una condanna a 8 mesi. L’anziano dovrà anche risarcire le parte offese con 7mila euro ciascuna.

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