Bimba investita all’asilo, l’imputata: “Era sola e non l’ho vista”

La bimba è rimasta in coma vegetativo.  L'automobilista accusata di lesioni gravissime, la maestra di abbandono di minore

Era sola e non l’ho vista. E’ stata incentrata su questi due elementi la deposizione dell’automobilista che nell’agosto del 2018 ha investito alla guida di una Bmw una bimba di 16 mesi fuori dall’asilo in cui stava accompagnando la figlioletta, a Velletri. Dopo la sua deposizione la situazione dell’altra imputata sembra essersi complicata.

La bimba è rimasta in coma vegetativo.  L’automobilista accusata di lesioni gravissime, la maestra di abbandono di minore

La donna è accusata di lesioni gravissime, mentre l’altra imputata la maestra che avrebbe dovuto vigilare sulla piccola risponde di abbandono di minore.

Non l’ho vista io la bambina – ha ricostruito l’imputata davanti al giudice monocratico di Velletri -. Solo una volta fermata la macchina ho visto che nei pressi del cancello c’era un fagotto rosa in terra. Mi sono avvicinata e ho riconosciuto Lavinia. In un primo momento ho capito che l’avevo investita, anche se poi ho avuto dei dubbi. Non si muoveva. Nel parcheggio non c’era nessuno”.

Dopo l’investimento avvenuto nel parcheggio dell’asilo “La Fattoria di mamma cocca” a Velletri il 7 agosto del 2018, la piccola Lavinia, che oggi ha 5 anni, è rimasta in stato vegetativo. La piccola infatti ha riportato un indebolimento permanente della funzione neurologica.

L’altra imputata, la maestra, accusata di abbandono di minore, sarà invece sentita il prossimo 26 settembre. Oggi, infatti, a causa di un malore non ha potuto presenziare all’udienza in tribunale.

Quel giorno ho accompagnato mio figlio tra le 9,40 e le 9,50. Guidavo una Bmw. – ha ricordato in aula l’automobilista imputata – Sono entrata nel parcheggio e ho fatto il giro intorno all’albero per mettermi in posizione di uscita. Una volta fermata la macchina, nello scendere, in lontananza ho visto un fagotto rosa. Man mano che mi avvicinavo mi rendevo conto che era una bambina. Era immobile. Sono corsa verso l’entrata e ho iniziato a chiamare aiuto“, ha detto l’imputata rispondendo alle domande dell’accusa.

Dentro ho trovato la maestra Francesca Rocca – ha proseguito – che è corsa fuori con me. Insieme ci siamo avvicinate alla bambina. Siamo salite in macchina e sono corsa verso l’ospedale“.

I genitori della bimba non si danno pace: “Vedremo ora cosa avrà da dire a maestra“.

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