Siccità, prelievi esagerati nel lago di Bracciano: ex vertice Acea accusato di disastro ambientale

Non solo la siccità: a causare nel 2017 l'abbassamento idrometrico del lago di Bracciano sarebbero stati i prelievi eccessivi di acqua da parte di Acea per servire Roma. Tra gli imputati il nuovo dg di Ama

braccianosmartlake.com/

Nell’estate del 2017, caratterizzata da una siccità pari solo a quella di quest’anno, avrebbero effettuato prelievi eccessivi dal lago di Bracciano nonostante il livello dell’acqua fosse inferiore ai 161 metri fissati dalla concessione ministeriale. E’ l’accusa con cui otto componenti del consiglio di amministrazione di Acea Ato2, in carica cinque anni fa, sono stati rinviati a giudizio oggi, martedì 12 luglio, dal gip del Tribunale di Civitavecchia con l’accusa di disastro ambientale aggravato.

Non solo la siccità: a causare nel 2017 l’abbassamento idrometrico del lago di Bracciano sarebbero stati i prelievi eccessivi di acqua da parte di Acea per servire Roma. Tra gli imputati il nuovo dg di Ama

Sul banco degli imputati ci sarà Paolo Saccani, come presidente del consiglio di amministrazione e tra i sette consiglieri Andrea Bossola, da aprile dg di Ama. A giudizio per illeciti amministrativi pure Acea Ato 2.

Secondo la procura la responsabilità dell’abbassamento del livello dell’acqua nel lago in quel periodo non può essere addebitata solo alla siccità ma anche ad Acea Ato2  che per mesi avrebbe prelevato acqua in misura superiore a quanto consentito per servire Roma.

Un’attività cominciata, secondo il pm Delio Spagnolo, a gennaio e per mesi non  più interrotta provocando gravi danni all’ecosistema del lago.

Questo è il quadro delle violazioni secondo gli inquirenti: Acea “effettua prelievi idrici in violazione della concessione emessa nel 1990 dal ministero dei Lavori pubblici in cooperazione con il ministero delle Finanze”.

L’acqua viene captata senza tener conto che il livello del lago è sotto la soglia dei 161 metri. Eppure, secondo la Procura, Acea aveva l’obbligo di assicurare il mantenimento delle escursioni del livello del lago nell’ambito di quelle naturali.

Per l’avvocato Carmelo Laurenzano che rappresenta nel procedimento l’associazione di consumatori Codici dal 2017 il lago di Bracciano non avrebbe più recuperato i suoi livelli di normalità.

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