Presenza di stupefacenti e ubriachezza molesta: chiuso un locale a Testaccio

Serrande abbassate e sospensione della licenza al gestore di un locale di Testaccio: l'uomo era già stato denunciato 

Roma: locale attenzionato da precedenti controlli dei poliziotti del Commissariato Celio, è stato chiuso nel pomeriggio di ieri lunedì 4 luglio, per un periodo di sette giorni, con la sospensione della licenza al gestore.

Serrande abbassate e sospensione della licenza al gestore di un locale di Testaccio: l’uomo era già stato denunciato

Dopo un’approfondita istruttoria della Divisione di Polizia Amministrativa, è stato chiuso ieri un esercizio commerciale del Quartiere Testaccio, con il provvedimento di sospensione della licenza al gestore ex art. 100 del T.U.L.P.S.

Il provvedimento notificato al titolare, che ha imposto all’uomo di abbassare la serranda per almeno una settimana, non è però il risultato di reati commessi ieri ma una conseguenza legata ad altre circostanze precedentemente verbalizzate dagli agenti, che avevano mantenuto alta l’attenzione sui movimenti dell’attività.

Un primo episodio era stato denunciato dai poliziotti prima del provvedimento, quando gli stessi durante un controllo, avevano sorpreso all’interno del locale due persone in possesso di sostanze stupefacenti di vario tipo, e conservate in numerosi involucri. I sospettati, accortisi della presenza delle forze dell’ordine, avevano subito tentato di nascondere la merce ma senza successo ed erano stati denunciati.

Ma è stata la seconda denuncia determinante per la chiusura dell’attività per 7 giorni, emessa dal Questore in seguito ad un’istruttoria della Divisione si Polizia Amministrativa. In questo caso ad essere coinvolto in prima persona è stato il gestore del locale trovato in evidente stato di ebbrezza alcolica. 

Nel corso del controllo o forse perchè richiamati da qualche segnalazione, all’uomo era stato richiesto il proprio documento, ma per tutta risposta questi non solo si era rifiutato ma aveva coperto di insulti e rivolto frasi ingiuriose agli agenti, provocando per altro problemi di ordine e sicurezza pubblica. Il gestore per questo era stato denunciato per la seconda volta dai poliziotti del commissariato Celio.

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