Roma, 20enne si suicida sparandosi, i carabinieri arrestano la madre ricercata per vecchi reati

Il suicidio del figlio porta, a seguito di un controllo dei documenti di identità della madre, all'arresto di quest'ultima

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Roma: una storia dura da raccontare è avvenuta a Tor Bella Monaca. Un ventenne romeno si è ucciso martedì mattina, 14 giugno, con un colpo di pistola alla testa, per motivazioni ancora al vaglio degli inquirenti.

Il suicidio del figlio porta, a seguito di un controllo dei documenti di identità della madre, all’arresto di quest’ultima

Ma per tutta risposta all’evento drammatico, i parenti per insabbiare il caso hanno nascosto l’arma e alla fine la madre viene scoperta e ammanettata per dei crimini commessi in precedenza.

La donna, individuata grazie ad un documento falso, 38 anni, era ricercata per 21 furti e 3 rapine.

Il 20enne romeno martedì mattina si è sparato nei pressi  dei portici dei palazzoni popolari del quartiere di Roma Est.

Desta stupore il fatto che, a quanto risulta dalle prime risultanze investigative, invece di attivare subito la macchina dei soccorsi e chiamare il 118, la prima cosa che ha fatto la famiglia è stata nascondere l’arma, una pistola rubata.

Ma nella tragica fatalità della morte per suicidio del figlio, viene arrestata e scoperta la madre del giovane, che era ricercata per la miriade di reati commessi in passato.

I carabinieri, sopraggiunti sul posto per via della morte del figlio, le hanno chiesto il documento di identità, scoprendo che era contraffatto e, dopo un rapido controllo da remoto ed una rapida indagine, è stata carcerata.

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