“Non arte, ma atti vandalici”: il writer Geco a processo

Il writer sarà processato per danneggiamento: il Comune di Roma si è costituito parte civile

Le lettere quadrate del suo pseudonimo da writer, Geco, si trovano in ogni angolo su Roma: sui muri, sulle saracinesche e pure dipinte all’ultimo piano di palazzi. Una forma d’arte che sta costando cara a Geco, il cui vero nome è Lorenzo Perris: la Procura di Roma ha citato in giudizio il writer con l’accusa di danneggiamento. E il Comune ora chiede i danni.

Il writer sarà processato per danneggiamento: il Comune di Roma si è costituito parte civile

E oggi, 24 maggio, durante la prima udienza, davanti al giudice monocratico di Roma il Campidoglio ha formalizzato la costituzione di parte civile.

In particolare il sostituto procuratore Gianfederica Dito contesta 36 scritte tra le quali quelle che compaiono all’Archivio centrale di Stato, alla banchina del Tevere di Porta Portese, all’Arco dei Quattro Venti a Villa Pamphili e a Parco degli Acquedotti.

All’imputato si contestata di avere “imbrattato e danneggiato di strutture e infrastrutture pubbliche di interesse storico artistico del Comune di Roma”.

L’indagine nasce da una denuncia del novembre del 2020 da parte del Nad, il Nucleo Ambiente e Decoro della Polizia di Roma Capitale.

Geco era stato identificato nell’inverno del 2020. Era una notte di novembre e gli agenti del Nad, il Nucleo Ambiente e Decoro della Polizia di Roma Capitale, dopo averlo colto sul fatto lo hanno denunciato a piede libero.

Al termine di una perquisizione in un appartamento del quartiere San Lorenzo, gli uomini della Polizia locale hanno sequestrato a Perris il computer, il telefono cellulare e altro materiale utile all’indagine che punta a risalire all’identità dell’autore di una lunga serie di “atti vandalici”.

La tecnica del bombing

Tecnicamente il modus operandi di Geco si definisce ‘bombing’, consiste nel coprire numerose superfici con throw-up o tag, semplici e veloci da realizzare. “Sono un bomber – aveva spiegato in una intervista – Il mio scopo, diffondere il mio nome ovunque”. Per lui è arte, per la procura danneggiamento, un atto vandalico.

Pochi giorni fa i carabinieri hanno sorpreso un altro writer in azione, a Ostiense. Anche per lui si profila un processo per danneggiamento (leggi qui).

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