A Ostia in arrivo 50 ragazzi dall’Europa per un progetto Erasmus

I progetti Erasmus a Ostia: dal 2018 il liceo Enriques ospita e ha fatto partire decine di alunni

Ostia: dal 2018 gli alunni del Liceo Enriques hanno la possibilità di viaggiare nei paesi dell’Unione Europea partecipando a progetti di mobilità Erasmus. Un’occasione straordinaria di crescita con ospitalità in famiglia, che è riservata naturalmente anche ai ragazzi che arrivano dall’Europa e vengono accolti dalla scuola e dalle famiglie ostiensi.

I progetti Erasmus a Ostia: dal 2018 il liceo Enriques ospita e ha fatto partire decine di alunni

Una ventata di freschezza e giovane curiosità è in arrivo tra la prossima domenica 1° e lunedì 2 maggio nel quartiere lidense, a sbarcare ad Ostia infatti saranno 50 ragazzi tra i 13 e i 16 anni, in arrivo da Spagna Portogallo, Grecia Polonia, e Croazia, e che hanno aderito nei loro paesi e tramite i loro istituti scolastici di appartenenza ai progetti Erasmus, in cui dal 2018 è coinvolto anche il Liceo Federico Enriques di Ostia.

Per 25 di questi ragazzi si stanno preparando delle belle attività per un progetto sul tema della creatività e da svolgere in gruppo con gli allievi dell’Enriques, un progetto inclusivo di laboratorio di scrittura creativa e matematica in inglese, che fa parte di uno dei tanti progetti Erasmus a cui la scuola crede e tiene particolarmente per i ragazzi di Ostia, e che per questo è proseguita con determinazione l’attività di richiesta di accreditamento, ottenuto e stavolta per un periodo di sette anni.

Due ragazze spagnole intanto sono già ospiti presso le famiglie del territorio e finiranno qui l’anno scolastico mentre a settembre arriveranno altri quattro ragazzi. L’accreditamento prevede per i prossimi sei anni la possibilità di far partire gli allievi dell’Enriques in paesi dell’Unione Europea per periodi brevi ma anche esperienze trimestrali:

Uno dei nostri ragazzi si trova ora in Germania, una ragazza in Francia e sei in Spagna e sono lì per una mobilità trimestrale, interamente sovvenzionata dall’unione europea, alloggiando in famiglia e in una scuola che accetta la loro presenza – spiega la professoressa del gruppo docenti coordinati dalla Prof.ssa Germana Cernicchi -. I nostri ragazzi fanno richiesta e nell’accogliere le domande, per il 60% si tiene conto di esigenze anche di bisogni educativi speciali oltre naturalmente all’ISEE. Poi un 40% dipende anche dal criterio per merito”.

Sono tutti alunni del terzo licei i ragazzi di Ostia fuori per l’Erasmus e finiranno la scuola a giugno proprio nei paesi di destinazione. Intanto i docenti impegnati nei progetti e in queste speciali lezioni inclusive, si stanno preparando con entusiasmo alla nuova avventura che partirà la prossima settimana:

“I nostri ragazzi che partecipano all’Erasmus sono sia del linguistico che dello scientifico, e in entrambi i casi, crediamo che questa sia per loro un’esperienza irrinunciabile – spiegano dal gruppo docenti -. Erasmus, non è solo apprendere in un’altra scuola ma imparare lezioni dalla vita dagli scambi che avvengono nella tranquillità di un’altra famiglia, ma comunque fuori dalla loro confort zone. Talvolta le domande che ci fanno prima di partire sono anche buffe – prosegue – ma fanno parte del mondo dei giovani e delle loro prime vere occasioni di confronto con altri usi e costumi, tra le varie c’è la paura che il cibo non gli piacerà e anche queste piccole cose li faranno crescere imparando ad adattarsi”.

A Ostia in arrivo 50 ragazzi dall'Europa per un progetto Erasmus 1

Prima di partire o accogliere i ragazzi Erasmus, indirizzi e i contatti telefonici vengono resi noti agli alunni una decina di giorni prima  per iniziare a conoscersi , e così per una volta whatsapp e tecnologia ci mettono il naso ma in un senso più che positivo.

Anche chi non fa domanda spontaneamente alla fine viene invogliato dagli altri che si avventurano in queste belle esperienze, e soprattutto dal fatto che è tutto spesato, non poco in questo momento di crisi dove comunque non possiamo mai dimenticare i nostri giovani e dobbiamo rendergli più facile lo scambio con altri ragazzi in ottica interculturale – concludono”.

Nelle belle foto gentilmente fornite dalla scuola mostriamo, Elena, una delle 9 studentesse accolte in Spagna, e un gruppo con i diplomi (in copertina), che sono studenti di 5 paesi diversi più gli Italiani ospitati per una settimana in Portogallo (Progetto Erasmus+ Creativity).

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