Ostia, vandali in azione: deturpato il verde e divelti segnali stradali

Questa volta è stato preso di mira il verde pubblico e la segnaletica stradale tra Corso Duca di Genova e Via Giuliano da Sangallo

Un particolare del Verde deturpato in Corso duca di Genova.

Ostia: nonostante la sorveglianza della polizia in moto (leggi qui) e a cavallo, con tanti cittadini intenti quest’oggi a divertirsi e fare sport all’aria aperta in libertà tra pineta – gettonatissima – e mare (leggi qui) di tanto in tanto i vandali tornano in azione e lo fanno prendendosela con quello che capita loro a tiro.

Questa volta è stato preso di mira il verde pubblico e la segnaletica stradale tra Corso Duca di Genova e Via Giuliano da Sangallo

Probabilmente, come dicono nei commenti dei gruppi di cittadini su facebook alcuni utenti “Lo fanno di notte, quando la sorveglianza in giro è poca”.

Segnatamente, in questo caso, sono state deturpate piante e alberature tra corso Duca di Genova e via Giuliano da Sangallo, con anche diversi segnali stradali, che, segnalano sempre online alcune persone “Sono stati completamente divelti”.

E quel che preoccupa maggiormente, sempre leggendo nei commenti e nelle descrizioni di questi eventi su internet, c’è chi racconta di vandali davvero piccoli, piccolissimi, praticamente dei ragazzini che si riversano per le strade, complice il bel tempo e l’assenza di obblighi scolastici nei giorni di festa, a far danni all’esterno.

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Verde deturpato tra Corso Duca di Genova e via Giuliano da Sangallo

 

L’età sempre più verde di chi va a danneggiare il bene pubblico è un dato preoccupante che era stato già rimarcato giorni fa da un altro responsabile di un gruppo facebook che su internet se la prendeva con “Orde di ragazzini che gettavano uova e pietre verso le finestre e spaccavano gli specchietti delle auto in sosta” in via Umberto Grosso.

E poi ovviamente, per non far distinzioni, Ostia viene “colpita” a destra e a manca, da levante a ponente.

Basti ricordare come il pontile abbia visto una panchina divelta e messa proprio sulla staccionata di marmo che dà verso il mare (leggi qui), che la casa della cultura sia stata recentemente devastata (leggi qui) e che il giardino che contorna la madonnina di piazza Giuliano della Rovere, a due passi da Piazza Anco Marzio, con i carabinieri a brevissima distanza, in via dei Fabbri Navali, sia stato massacrato (leggi qui) ed abbia avuto bisogno di un profondo restyling per tornare allo splendore di prima.

Ora, c’è davvero da farsi una serie di domande.

Possibile che i teppisti di tutte le età, giovani e meno giovani, non si rendano conto che per riparare i loro danni i soldi escano anche dalle loro tasche, o meglio dalle tasse pagate dai loro genitori?

Possibile che si stia assistendo ad una preoccupante regressione di senso civico e rispetto del bene pubblico? E che nè famiglie nè la scuola possano fare qualcosa per instillare certi valori nella mente dei giovani e dei giovanissimi. Un problema annoso che si ripropone.

A quanto pare sì, e quel che lascia sbigottiti è che ormai nessuna zona è franca, nessun divieto viene rispettato, le telecamere, come al pontile, non si sa se siano mai state attivate (dopo che la precedente amministrazione ha speso circa 500 mila euro per installarle) e soprattutto i pattugliamenti delle forze dell’ordine latitano da tempo immemore.

Bisognerebbe partire dall’educazione civica nelle scuole, per far capire che chi compie atti del genere fa del male a tutti i cittadini onesti che pagano le tasse e vogliono godere di un verde curato, di panchine al loro posto e di spazi culturali sempre più ampi, funzionanti ed aperti a tutti.

Molto più facile a dirsi, sembrerebbe, che a farsi.

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