Nettuno, due fratelli picchiati e umiliati per un taglio di capelli

L'aggressione è avvenuta per futili motivi davanti a un fast food

Nettuno: derisi e picchiati da un branco di violenti fino a finire in ospedale per un taglio di capelli alternativo.

L’aggressione è avvenuta per futili motivi davanti a un fast food

Questo è accaduto a due fratelli minorenni che la sera della festa del papà, lo scorso 19 marzo, erano in coda davanti al Mc Donald’s di Piazzale Kennedy, fermi davanti all’entrata per farsi controllare il green pass.

I due adolescenti, di 16 e 17 anni sono stati aggrediti da tre persone più grandi e in superiorità numerica, ventenni, che nemmeno conoscevano mentre erano in fila.

Sono stati attaccati, tra gli altri, da un famoso pugile nettunese, vincitore in diversi campionati della regione.

“Ma chi ca…ti ha fatto sti capelli”, avrebbe detto un ragazzo di 20 anni al 16 enne, che ha  iniziato a discutere col suo carnefice e per tutta risposta si è dato il via a una rissa senza esclusione di colpi tra i tre aggressori ed i due minorenni, che sono stati accerchiati e presi a schiaffi e pugni.

Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso tutto, mentre i due fratelli sono stati trasferiti d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Riuniti di Anzio e Nettuno.

Il più grande dei due ha riportato i danni maggiori, con frattura di naso, zigomo e mandibola e 30 giorni di prognosi, con tanto di operazione chirurgica già fissata per giovedì 31 marzo al San Camillo. Un delicato intervento maxillo-facciale. Per il fratello minore, invece, una prognosi di 15 giorni per contusioni sul viso.

Il padre dei due aggrediti, Stefano, commenta con grande dolore l’accaduto: “Sono il loro genitore e chiedo semplicemente giustizia, per una violenza gratuita inammissibile, chi sbaglia deve pagare”.

“I miei figli – spiega – hanno subito un attacco violentissimo senza motivo, è stato trovato un pretesto per iniziare la rissa. I miei ragazzi sono sotto shock. Grazie alla polizia e all’ispettrice che li ha salvati, quando tutto era già avvenuto purtroppo e nessuno nel locale ha alzato un dito per difenderli”.

A seguito dell’episodio, i tre 20 enni sono stati identificati e denunciati.

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