La Roma-Lido e la Roma Viterbo, spesso linee della discordia passano alla Regione Lazio. L’aula Giulio Cesare, nel corso della seduta del 15 marzo, ha approvato la delibera che sancisce l’uscita di Atac dalla gestione del servizio, in cambio di 42 milioni di Euro.
i 42 milioni saranno da corrispondere in 4 rate: 40 per il ramo d’azienda e 2 per i servizi
L’iter per il passaggio delle due linee
La Roma Lido e la Roma Viterbo, dopo il voto dell’assemblea capitolina, passano ufficialmente all’ente regionale che le gestirà ricorrendo a Cotral ed Astral.
La prima azienda si occuperà del sevizio, la seconda dovrà invece garantire il funzionamento dell’infrastruttura.
L’opposizione ha duramente contestato la decisione ed infatti il passaggio di consegne è stato approvato con i soli voti della maggioranza presente in aula: 24 consiglieri, contro i 13 no arrivati da Fratelli d’Italia, dal M5s, dalla Lega e dalla Lista Calenda
Quanto costerà l’operazione
Il Comune, per cedere le due linee ferroviarie, avrà in cambio 42 milioni di euro da dare in quattro rate. Quaranta per il ramo d’azienda e 2 per i servizi. L’operazione prevede inoltre che venga messo a disposizione il deposito ferroviario di Magliana Nuova, per il quale Atac riceverà in cambio 913mila euro all’anno.
Un finale annunciato
Le opposizioni sono state contrarie ma l’assessore ai trasporti Eugenio Patanè ha risposto loro ricordando i termini della questione. “Le volontà delle aziende – Cotral e Atac – si sono palesate oltre un anno e mezzo fa e non credo che questo sia avvenuto all’insaputa dell’assessore Calabrese e della sindaca Raggi” ha premesso, in aula, l’assessore capitolino – oltretutto era stata chiesta a Price Waterhouse una consulenza sulle quotazioni sia degli asset infrastrutturali che quelli relativi ai servizi. Oggi siamo ai titoli di coda di un film che abbiamo visto per oltre un anno e mezzo”.
Perché vengono cedute le due linee
In merito alla cessione delle due linee, Patanè ha anche spiegato che non ci sono responsabilità imputabili neppure alla precedente amministrazione. “Se così fosse, l’avrei accusata di vendere degli asset, ma la questione è diversa” ha rincarato la dose l’assessore: “L’intenzione di prendere gli asset da parte della regione deriva da una questione economica”.
Sulla vicenda un peso rilevante ha avuto lo stanziamento che il governo aveva previsto per le due linee, “circa 180 milioni”, ritenute ferrovie di livello nazionale.
Ma la decisione di fare della Roma Lido una fermata metropolitana, “Non consentiva più l’utilizzo dei finanziamenti governativi. A quel punto c’erano due strade: o mettere a gara le linee o prenderne il servizio – ha evidenziato Patanè – ma Atac non avrebbe potuto partecipare alla gara, per via del concordato preventivo”. Da lì, quindi, la decisione della Regione di optare per l’unica reale soluzione possibile”.
Progetti di rilancio tramite Cotral ed Astral
Per dare nuovo vigore alle due linee ferroviarie, quindi, si punterà su Cotral e Astral. Una scelta presa dall’ente governato da Zingaretti e certificata dalla votazione della maggioranza capitolina.
Per quanto concerne la Roma-Lido, la seduta ha fatto registrare una nuova promessa da parte dell’assessorato. “Per aprile tornano due treni Caf” sui binari della discussa linea che collega Ostia alla Capitale, più volte vincitrice del premio Caronte (leggi qui).
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