Cappella Sistina e Musei Vaticani, le chiusure al pubblico per il Conclave che eleggerà il Papa

La Cappella Sistina chiusa al pubblico per le esigenze del Conclave: le altre chiusure. I dettagli

Cappella Sistina

La Cappella Sistina, uno dei luoghi più iconici e visitati al mondo, sarà temporaneamente chiusa al pubblico a causa delle necessità legate al Conclave. Questo importante evento, che si svolge in Vaticano per l’elezione del nuovo Papa, richiede un ambiente riservato e protetto, e la Cappella Sistina, cuore del Conclave, gioca un ruolo fondamentale in queste delicate operazioni.

La Cappella Sistina chiusa al pubblico per le esigenze del Conclave: le altre chiusure. I dettagli

La chiusura scatterà lunedì 28 aprile. La Cappella Sistina diventa infatti il cuore del Conclave, dove i cardinali si riuniscono in segreto per eleggere il successore del Pontefice morto il giorno del Lunedì dell’Angelo.

Per garantire la riservatezza e la sicurezza di questo processo solenne, l’accesso alla Cappella sarà interdetto fino alla conclusione del Conclave, quando il nome del nuovo Papa verrà annunciato al mondo intero.

Nel frattempo, i visitatori interessati potranno ancora esplorare le altre meraviglie artistiche e culturali all’interno dei Musei Vaticani, che resteranno aperti durante questo periodo di intensi eventi religiosi e istituzionali. La riapertura della Cappella Sistina al pubblico avverrà solo dopo l’elezione del nuovo Pontefice.

Chiusi i Musei Vaticani

I Musei Vaticani e il Polo Museale di Castel Gandolfo invece resteranno chiusi, in segno di lutto, sabato 26 aprile in concomitanza della giornata del funerale di Papa Francesco (che vedrà la partecipazione anche di Trump).

Tutto sul Conclave

Il solenne grido di “Extra omnes” – “fuori tutti” in latino – segna l’inizio del Conclave, il procedimento attraverso il quale i cardinali elettori, raccolti e isolati dal mondo nella Cappella Sistina, eleggono il nuovo Pontefice.

Disciplinato dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, il Conclave prende avvio tra il quindicesimo e il ventesimo giorno successivo alla scomparsa del Papa. Considerando la data attuale, questo periodo si collocherà tra il 6 e il 10 maggio.

Al momento, i cardinali con diritto di voto sono 135, e non si esclude la possibilità di eventuali deroghe alle normative, come già accaduto in passato. Possono partecipare all’elezione i porporati che non hanno ancora compiuto ottant’anni. Attualmente, su un totale di 253 cardinali, 140 rientrano in questa fascia d’età.

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Cardinali davanti alla salma del Papa

Durante il periodo di votazione, i cardinali elettori risiedono presso la Domus Sanctae Marthae, struttura adibita al loro alloggio dal 2005 e dove Papa Francesco ha scelto di vivere.

In questo luogo vige il divieto assoluto di utilizzare qualsiasi dispositivo di comunicazione o di entrare in contatto con l’esterno. La loro vita è improntata a una stretta comunità, con un unico pasto servito a pranzo e a cena in un salone comune.

Queste norme, pur avendo subito lievi modifiche nel corso del tempo, richiamano lo spirito dei primissimi conclavi, il cui primo risale al 1270.

Ciascun cardinale indossa l’abito corale, composto dalla veste rossa, dal rocchetto (una sopravveste bianca), dalla mozzetta (una mantellina corta che copre le spalle) e dalla berretta, un copricapo di forma cubica con tre alette rigide e un fiocco sulla sommità.