La procedura per l’affidamento delle spiagge libere di Ostia, indetta da Roma Capitale, si è conclusa con l’assegnazione di sei dei nove lotti disponibili. Ecco chi sono i vincitori della gara.
Spiagge libere di Ostia, assegnati 6 lotti su 9
L’Amministrazione capitolina fa sapere che ad aggiudicarsi le spiagge libere sono state imprese giovanili, tutte guidate da under 35, che hanno presentato progetti incentrati su sostenibilità, inclusione e servizi innovativi, tra cui attività sportive gratuite, aree attrezzate per bambini, servizi igienici moderni, percorsi facilitati per persone con disabilità, punti di ristoro e aree dedicate agli amici a quattro zampe.
A chi sono state assegnate le spiagge libere di Ostia
I lotti sono stati assegnati a:
- Lotto 4 (spiaggia rosa e sabbia): Becattini Sheila, ditta individuale
- Lotto 5 (spiaggia verde): Roshotels srl
- Lotto 6 (spiaggia gialla): To Be Ship srl
- Lotto 7 (spiaggia grigio): Aurora Beach srl in RTI con Maria Vichi ditta individuale
- Lotto 8 (spiaggia SPQR): Evoluzioni Ambientali Soc. Coop.
- Lotto 9 (spiaggia bianca): Società L’Alimentari srls in RTI con Amore e Legnami srl.
Chi sono i vincitori
Becattini Sheila, 30 anni, è la titolare di un’impresa individuale che già in passato ha gestito una spiaggia libera di Ostia. La Roshotel fa riferimento al Park Hotel di Ostia Antica. Maria Vichi è una delle due figlie di Gaspare, il noto Zagaja dell’omonima storica spiaggia libera di Capocotta; l’altra figlia è assegnataria della Zeta Beach (ex Settimo Cielo). La Evoluzioni Ambientali è una società che in passato gesti’ il chiosco davanti all’Anffas di Ostia Ponente, poi demolito durante la consigliatura Raggi/Di Pillo. Infine, L’Alimentari fa capo a un ristorante di Ostia Antica e opera in collegamento con Legnami Amore, rivendita della zona industriale di Dragona.
Cosa succede alle 3 spiagge libere non affidate
Per i tre lotti per i quali non sono arrivate offerte, situati nell’area di Ponente, il Comune di Roma ha assicurato che, attraverso la partecipata Zètema, verranno garantiti i servizi essenziali e il presidio pubblico, per consentire la fruizione in sicurezza della balneazione.
Il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, ha commentato con soddisfazione l’operazione che punta “al rilancio del litorale romano. Ostia così volta pagina e lo fa con i giovani. Per chiunque abbia a cuore il mare di Roma, questa è un’ottima notizia”.
Ecco cosa dovranno garantire i “nuovi” gestori degli arenili pubblici
I nuovi assegnatari si faranno carico di alcuni servizi necessari per le spiagge che prima erano affidate al Comune di Roma. Dovranno garantire per tutta la stagione il servizio di soccorso e salvataggio in mare, inclusi i sistemi di sicurezza, le attrezzature di primo soccorso e l’assistenza ai bagnanti. Insomma un “do ut des” tra il Campidoglio e i gestori: non versate royalty ma dovete sostenere i costi delle varie attività utili per mantenere pulite le spiagge e garantire l’incolumità dei bagnanti.
In compenso potranno istallare chioschi che faranno da punti ristoro con una grande incognita: l’autorizzazione all’allaccio in fogna, che spetterà ai gestori ottenere.
E Castelporziano?
Nel comunicato diramato dal Comune di Roma, nel quale il sindaco Gualtieri e l’assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi, esprimono tutta la loro soddisfazione per l’esito del bando di gara, non è menzionata la spiaggia libera attrezzata di Castelporziano, una delle più grandi d’Europa e sicuramente la più bella d’Italia con le sue caratteristiche dune. Perché? Non c’è traccia di appalti per il salvamento e per la pulizia dell’arenile.
Quale mistero si cela dietro la mancata gara d’appalto per l’affidamento dei servizi balneari in questo lungo tratto del litorale? Ai romani che da sempre frequentano i “Cancelli” il Comune di Roma dovrebbe dare delle risposte.