Allarme a Roma: 61enne fermato con una molotov alla vigilia del 25 Aprile e del funerale del Papa

Foto di archivio

Seduto sui gradini di una chiesa con una molotov in una busta, quando mancano poche ore per la Festa della Liberazione e all’arrivo dei Capi di Stato provenienti da tutto il mondo per il funerale di Papa Francesco. È solo grazie all’intuito di una donna carabiniere del Nucleo Investigativo di via In Selci fuori servizio che un sospetto incendiario, o peggio attentatore, è stato fermato e arrestato ieri a Roma, in zona Garbatella.

L’uomo è stato trovato in possesso di una molotov artigianale, in casa aveva altro materiale esplosivo: arrestato e rimesso in libertà

L’allarme è scattato nella giornata di ieri, a poche ore dalla prevista sfilata commemorativa del 25 aprile, il cui percorso avrebbe toccato proprio le strade di Garbatella, snodandosi da largo Bompiani fino a parco Schuster. In questo contesto di alta tensione e massima allerta, l’attenzione della sottufficiale è stata catturata da un individuo dall’atteggiamento sospetto che si aggirava in un parco della zona.

Una molotov artiginale

L’uomo, un sessantunenne romano noto per le sue posizioni radicali, in particolare in ambito no-vax e anti-sistema, stringeva tra le mani una busta dal contenuto inequivocabile: una molotov artigianale.

L’ordigno rudimentale era stato confezionato con una bottiglia di plastica riempita di liquido infiammabile, con l’aggiunta di un petardo, elemento che ne avrebbe aumentato la pericolosità.

La perquisizione

Le successive indagini condotte dai carabinieri si sono estese all’abitazione dell’uomo, non lontano dalla chiesa. Qui, i militari hanno rinvenuto altri sette petardi, verosimilmente fuochi d’artificio, custoditi in una scatola all’interno della quale era presente anche un fregio distintivo con la stella rossa, la falce e il martello, simboli che potrebbero fornire ulteriori elementi sul suo orientamento ideologico.

L’intervento decisivo è stato operato dalla donna carabiniere in servizio presso il nucleo investigativo di via In Selci.  Su richiesta di chiarimenti, l’uomo ha tentato di minimizzare  definendo tutto un “equivoco”. Nella sua giustificazione, ha dichiarato di aver rinvenuto la bottiglietta contenente la molotov durante alcune operazioni di pulizia nei pressi della sua abitazione, in compagnia del figlio. “Ho immaginato che fosse un residuo di Capodanno“, ha spiegato.

Nella sua ricostruzione dei fatti, l’uomo ha affermato di voler “sbarazzarsene il prima possibile” e di averla portata con sé per cercare dove smaltirla. Tuttavia, non essendo riuscito a individuare cestini adeguati, avrebbe vagato all’interno del parco, per poi sedersi sui gradini di una chiesa.

Al termine del rito direttissimo, il giudice ha convalidato l’arresto, pur non disponendo misure cautelari restrittive. Il pm Mario Dovinola aveva invece sollecitato la custodia in carcere, motivando la richiesta con il concreto pericolo di reiterazione del reato.

Il processo a carico dell’uomo, accusato di detenzione e possesso di ordigno rudimentale, è stato fissato per il mese di settembre. Nel frattempo è stato rimesso in libertà.