Ostia: ripristinare il decoro e l’acqua nella Fontana della storica sede Centrale della Posta di Ostia. Un intervento urgente la cui competenza è di Poste, ma non solo. Dovere dell’Amministrazione è quello di tutelare un bene storico del territorio del X Municipio e salvarlo dal degrado in cui si trova da troppo tempo. I dettagli.
Ostia, erbacce e rifiuti nella storica Fontana delle sirene della Posta centrale: il degrado circondata l’edificio da troppo tempo
L’edificio monumentale sede dell’ufficio Postale di Ostia così come la Fontana antistante, rappresentano dall’anno della loro realizzazione un biglietto da visita per chi giunge al lido della Capitale.
Ma, in particolar modo la fontana, vero gioiello di architettura cittadina, è ormai ridotto ad una specie di latrina a cielo aperto, con erbacce, rifiuti e il cartello beffa che dice di non gettare monetine, senz’acqua.
A questo stato di degrado da anni, non si pone soluzione. E come se non bastasse il monumento è circondato da senza fissa dimora, che utilizzano la scalinata esterna come dormitorio.
La posta centrale di Ostia un bene storico da difendere
Nel raccontare la storia della crescita urbanistica di Ostia, non ci si può esimere di raccontare l’origine del Palazzo delle Poste di Ostia, nella parte di Ponente del Lido.
L’ufficio fu progettato nel 1933 dall’architetto e ingegner Angiolo Mazzoni su commissione del Ministero delle Comunicazioni, ed inaugurato nel 1934 per essere adibito a ufficio postale del litorale romano con il nome di Ricevitoria Postelegrafonica di Ostia Lido.
La fontana invece é opera dell’artista, scultore e vetraio Napoleone Martinuzzi e rappresenta due sirene che sorreggono sopra il capo due calici d’acqua, circondata da un parapetto in travertino e rivestita di mattoni in pasta vitrea azzurra di Murano, che per la prima volta furono utilizzati come materiale nell’edilizia. Di questa splendida opera esiste una copia gemella presso l’Ala Mazzoniana alla Stazione Termini ben tutelata che i turisti vanno a visitare (leggi qui).
Nel 1995 l’architetto Massimo Fazzino ne curò l’ottimo restauro, recandosi a Venezia presso gli artigiani per cercare di reperire i materiali originali dei rivestimenti. Si tratta dunque di un’attrazione segnalata da tutte le guide turistiche, che purtroppo viene costantemente maltrattata, di un vanto della nostra storia analizzata da studenti di tutto il mondo e per questo è doveroso difenderne la tutela e la valorizzazione.
A novembre dello scorso anno i residenti avevano già denunciato il degrado che circondava la struttura, addirittura segnalando una discarica formatasi dietro il monumentale edificio della posta centrale di Ostia nell’area di smistamento, dove i pacchi degli imballaggi non ritirati si erano accatastati fino a diventare una vera discarica. Nessuno li ritirava e le continue piogge insieme con le foglie dei platani, avevano formato un cumulo maleodorante, una poltiglia ricettacolo di topi e insetti (leggi qui).
Dopo mesi di incuria, stamattina c’è stata una pulizia del pavimento. Un intervento che non basta di certo a compensare quella che, più che carente, sembrerebbe un’inesistente manutenzione che invece andrebbe effettuata costantemente sull’opera, a partire dall’acqua che deve tornare a zampillare nella fontana.
Sul ripristino del decoro dell’edificio postale di Piazzale della Posta 1 e della fontana antistante, il capogruppo della “Lista civica Calenda” in Municipio X, Andrea Bozzi, ha presentato una mozione che impegna il Presidente Falconi e la giunta: “Necessario far sentire con forza la voce della nostra istituzione che rappresenta tutta la cittadinanza”.
L’Amministrazione del territorio dovrà quindi sollecitare Enti e autorità competenti, ma di veri e propri interventi sulla situazione di grave degrado non si parla ancora.
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Ostia, alla posta centrale una discarica dietro il monumento