25 aprile, sfregio al Mausoleo dei martiri della Resistenza: “Partigiani assassini”

Sfregio al Mausoleo: scritta contro la resistenza nel giorno della Liberazione

Il Mausoleo sfregiato

Una scritta in vernice rossa spray gigante che recita: “Partigiano stupratore assassino”. Qualcuno nella notte ha deturpato la lapide del Mausoleo nel Parco dei Martiri della Resistenza di Fonte Bravetta. Uno sfregio al 25 aprile, giorno della Liberazione d’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista.

Sfregio al Mausoleo: scritta contro la resistenza nel giorno della Liberazione

Inizia così il nostro 25 aprile…I fascisti, d’altronde non cambiano mai”, denunciano invece Elio Tomassetti Presidente Municipio Roma XII e Daniela Cirulli Presidente ANPI XII.

Questo gesto dimostra l’attualità della lotta antifascista oggi ed è un motivo in più per essere tanti nei luoghi in cui deporremo le nostre corone in ricordo dei martiri della Resistenza, e per essere dalle 12.30 fino a sera a Forte Bravetta.

Ringraziamo la Questura di Roma e il Servizio decoro di Roma Capitale che sono già a lavoro per coprire questo scempio”.

Lo sfregio alla lapide per il 25 aprile a Forte Bravetta dimostra quanto sia ancora importante testimoniare la centralità dei valori della libertà e dell’antifascismo” ha commentato subito dopo il sindaco, Roberto Gualtieri.

Non dimenticheremo – ha aggiunto – mai i tanti italiani che si sono sacrificati per ridare dignità ad un Paese che era stato umiliato dalla dittatura. Naturalmente le squadre specializzate Ama si trovano già sul posto per ripristinare il decoro della lapide“.

25 aprile, sfregio al Mausoleo dei martiri della Resistenza: “Partigiani assassini” 1
Il ripristino

L’ex fortino

Forte Bravetta – come riporta il sito mausoleofosseardeatine.itè uno dei 15 forti difensivi costruiti nella prima fascia periferica di Roma fra il 1877 e il 1891. Progettato come postazione d’artiglieria in difesa della capitale, edificato nel suburbio gianicolense, all’inizio del Novecento viene poi trasformato in caserma e deposito militare.

Sotto il fascismo, il forte diventa la sede di esecuzione delle condanne a morte per fucilazione.

Tra l’ottobre del 1943 e il 3 giugno 1944, nel periodo dell’occupazione nazista di Roma, saranno giustiziate entro le sue mura 68 persone, per la maggior parte partigiani e militari.
Dopo la liberazione di Roma, nello stesso forte hanno luogo le condanne a morte, per fucilazione, dei fascisti.

Oggi fa parte del “Parco dei Martiri di Forte Bravetta”. Lì si trova la lapide del mausoleo oltraggiata.

Tensioni a Porta San Paolo

In mattinata a Porta San Paolo tensioni tra la Brigata ebraica e antagonisti e militanti Pro Palestina. Lanci di petardi, latine e sassi (questi ultimi riservati ai cronisti).