Omicidio di Acilia, le strane coincidenze con l’agguato fotocopia del 2013

L'omicidio di Paolo Corelli ha un inquetante episodio analogo avvenuto nove anni fa

omicidio Acilia

Nel giallo di San Valentino di Acilia spunta un nuovo inquetante dettaglio: nel 2013 in via Galli si registrò una sparatoria con le stesse modalità utilizzate per uccidere il 47enne Paolo Corelli

L’omicidio di Paolo Corelli ha un inquetante episodio analogo avvenuto nove anni fa

I colpi di pistola, la fuga prima a piedi e poi a bordo di uno scooter e un uomo a terra sanguinante. Anche in quel caso, sotto gli occhi della compagna. E ancora: date e luoghi che ritornano. I giorni a ridosso di San Valentino e quella maledetta strada: via Galli ad Acilia. Nove anni fa, un agguato-fotocopia a quello che si è registrato all’alba di lunedì nel quartiere San Giorgio. Stessi palazzi, stessa circostanza: sembra un copione già scritto dove cambia solo il finale. Chi sparò quel 15 febbraio del 2013 non lo fece per uccidere, ma per spaventare. Per intimorire. A restare ferito, fu all’epoca S.V. pregiudicato – allora quarantenne – che riuscì a salvarsi: contro di lui, cinque proiettili tre dei quali lo raggiunsero al polpaccio. Una gambizzazione maturata, secondo gli investigatori, nel giro della mala locale considerati i precedenti dell’uomo.

Il precedente

Nove anni dopo, a poche ore dall’anniversario di quell’episodio in quello stesso comprensorio il piombo è tornato a fare rumore. È tornato a svegliare un quartiere, all’alba mentre i pendolari correvano verso la stazione e i genitori si preparavano ad accompagnare i figli a scuola. I residenti di via Galli hanno udito gli spari e sono stati di nuovo catapultati in quella storia di nove anni fa. Tutto come allora: le pistole, la fuga, i palazzoni di San Giorgio. Al momento – stando a quanto trapela dalle indagini – potrebbe sembrare solo una triste coincidenza ma c’è chi non esclude un possibile collegamento con la vicenda di Paolo Corelli, il 49enne freddato proprio il giorno di San Valentino con le stesse modalità. A premere il grilletto potrebbe essere stata quella stessa mano?

Il punto sulle indagini

Le indagini proseguono a tutto campo e abbracciano più ipotesi: dalla vendetta trasversale alle questioni personali, fino al regolamento di conti. L’attenzione in queste ora si sta concentrando sulle telecamere di sorveglianza delle strade principali del quartiere: da lì potrebbe essere passato il sicario in fuga. Si cerca un mezzo sospetto che viaggiava a una velocità sopra la media. Così come si sta scandagliando il privato di Paolo Corelli e della famiglia.

«Qui si sa tutto di tutti», ripete chi abita da queste parti. Il quartiere vive con ansia questo dramma e vorrebbe più sicurezza. (clicca qui) E non è detto che alcune storie – anche a distanza di anni – possano incrociarsi.

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