Roma, verso il “no” del prefetto e dei sindaci al raduno dei no-vax ai Pratoni del Vivaro

La manifestazione era prevista dal 10 al 13 febbraio nella località nelle vicinanze di Rocca di Papa

La località Pratoni del Vivaro, dove avrebbero dovuto radunarsi 1 milione di persone

Rocca di Papa: Molto probabilmente non ci sarà nessun raduno no-vax ai Pratoni del Vivaro a Rocca di Papa dal 10 al 13 febbraio dove era inizialmente previsto ed in cui il leader del ‘Fronte di liberazione nazionale’ Nicola Franzoni aveva annunciato la presenza di un milione di persone.

La manifestazione era prevista dal 10 al 13 febbraio nella località nelle vicinanze di Rocca di Papa

Infatti tanto il prefetto di Roma Matteo Piantadosi, quanto i 15 sindaci della Comunità del Parco dei Castelli hanno riconfermato il proprio “no” all’unisono al raduno no vax a Rocca di Papa, preannunciato nei giorni scorsi dalla organizzazione di estrema destra.

Il primo “no” era arrivato dalla sindaca di Rocca di Papa, Veronica Cimino, che presiede la Comunità del Parco, e a stretto giro di posta è arrivato quello del prefetto di Roma, Matteo Piantedosi. Tra i 15 comuni che comprendono la comunità del Parco ci sono Albano, Ariccia, Castel Gandolfo, Frascati, Genzano, Grottaferrata, Marino, Lanuvio, Lariano, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora, Velletri e Pomezia.

Per quanto concerne la manifestazione no-vax da tenersi nel territorio dei Castelli Romani e più precisamente ai Pratoni del Vivaro – precisa Veronica Cimino, prima cittadina di Rocca di Papa – i Sindaci del Parco Regionale dei Castelli Romani, con decisione unanime, hanno ritenuto di dover inviare, con spirito costruttivo, una nota alle preposte autorità centrali in materia di sicurezza pubblica, stante l’emergenza sanitaria in corso, con la quale si chiedono rassicurazioni in merito all’orientamento della Prefettura di non autorizzarla, anche alla luce della contrarietà dei Sindaci allo svolgimento della stessa”. Tale decisione – chiosa la Cimino – è stata fortemente condivisa, considerata la particolarità del contesto paesaggistico e ambientale del territorio interessato, oltreché la situazione epidemiologica nell’ambito dell’ASL RM6, preoccupati soprattutto dell’arrivo incontrollato e non autorizzato di partecipanti. Al termine dell’incontro, a cui ha partecipato anche il Commissario della Comunità Montana, è stata formalizzata nella missiva l’immediata disponibilità da parte dei Sindaci ad emettere tutti i provvedimenti necessari e condivisi per garantire la sicurezza e la tutela del territorio dei Castelli Romani”

Ai carabinieri adesso il compito di controllare i movimenti all’interno del territorio, ma allo stesso tempo, di monitorare i social network, alla ricerca di eventuali gruppi o post in cui gli aspiranti partecipanti al raduno possano accordarsi.

Il timore ore è quello di limitare la diffusione del Covid-19  ed il “no” è stato ribadito anche per scongiurare disordini.  Non si esclude infine la richiesta dell’istituzione di una zona off limits blindata a tutela del territorio.

L’esponente di estrema destra Franzoni voleva portare a Rocca di Papa “Un milione di persone” per ” Resistere al Governo” e mettere in atto una sorta di addestramento. Così ha lanciato una sfida alle isitituzioni attaverso i social: “Ci dobbiamo accampare, dobbiamo occupare tutta questa zona, che tanto è pubblica, e creare il più grande raduno della storia – dice – Non ce lo possono impedire: qui, in maniera bucolica, raduniamo l’esercito”.

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