Aeroporto di Fiumicino, sbarca Marcell Jacobs e dagli altoparlanti parte l’inno di Mameli (VIDEO)

Tifo da stadio e scritte giganti per l’arrivo di Marcell Jacobs, l’uomo più veloce al mondo, medaglia d’oro a Tokyo 2021

Quando ha messo piede nello scalo dopo essere sbarcato dall’aereo che ha riportato la delegazione italiana da Tokyo, è scattato l’inno di Mameli. Accoglienza da superstar per Marcell Jacobs, l’uomo più veloce del mondo, medaglia d’oro nei 100 metri e nella staffetta 4×100 alle olimpiadi.

Tifo da stadio e scritte giganti per l’arrivo di Marcell Jacobs, l’uomo più veloce al mondo, medaglia d’oro a Tokyo 2021

E’ un aereo «olimpico» quello Alitalia proveniente da Tokyo carico di «stelle» e di medaglie, arrivato intorno alle 20:30 di questa sera, lunedì 9 agosto all’aeroporto di Fiumicino. Come già accaduto nei giorni scorsi per il rientro degli altri campioni olimpici, anche per Marcell Jacobs e per i suoi compagni di volo si sono scatenati i consueti festeggiamenti.

Ad accogliere, all’uscita del Terminal 3 dello scalo romano, la spedizione azzurra, che ha conseguito il record storico con 40 medaglie olimpiche, erano presenti folte rappresentanze dei gruppi sportivi di appartenenza, come Fiamme Oro, Fiamme Gialle, Esercito, circoli sportivi, oltre a familiari, colleghi ed amici, che per l’occasione, oltre a trasmettere l’Inno di Mameli, a cura della società di gestione Aeroporti di Roma, tramite gli altoparlanti dello scalo, hanno allestito tricolori e striscioni di benvenuto. Uno in particolare, da parte dei colleghi delle Fiamme Oro dedicato a Jacobs su cui campeggia, oltre al cognome dell’atleta, la scritta “Oro“.

A Marcell Jacobs, che si è presentato agli arrivi con in braccio il figlio e al collo una delle due medaglie d’oro conquistate ai Giochi di Tokyo, è stata riservata un’accoglienza da superstar. Fra applausi e ovazioni, lo sprinter azzurro è stato abbracciato dalla compagna, dai figli, dalla mamma e dagli amici. «Non mi aspettavo venissero tutti, bellissimo – ha detto Jacobs, campione olimpico nei 100 metri e nella 4×100 -. Anche sul podio è stato emozionante ma tornare qui e rivedere tutti lo è anche di più».

La sfida con un jet

«Diciamo che sto cercando ancora di realizzare. Sicuramente, appena uscirò da queste porte capirò meglio quello che è veramente successo e me lo vivrò in questi giorni. Qualcosa di incredibile, sono partito da qui con tanti obiettivi, però non mi sarei mai aspettato di concludere un’olimpiade in questo modo.» Così ha commentato Jacobs al suo arrivo.  Ad aspettarlo nello scalo anche il Sindaco di Desenzano del Garda, il paese bresciano dove ha vissuto fin da piccolo, giunto appositamente a Roma per salutare il velocista. «Le due medaglie d’oro vinte a chi le dedico? Ad una marea di persone – ha risposto -. In primis al mio gruppo sportivo le Fiamme Oro che hanno sempre creduto in me fin dall’inizio della mia carriera, al mio team, alla mia famiglia e a tutti coloro che mi sostengono. A Tokyo ho sentito una spinta ed un tifo incredibile da tutta l’Italia». In procinto di partire da Tokyo, Jacobs questa mattina ha scambiato quattro chiacchiere con il comandante del volo della compagnia Alitalia, da cui ha accettato scherzosamente una sfida inconsueta: correre i cento metri per tentare di battere in velocità un aereo di linea. «Sarebbe interessante – ha risposto l’atleta sorridendo – però dovrebbe essere bello carico perché altrimenti mi batterebbe sicuramente. Perché no? Si potrebbe organizzare, sarebbe bello da fare».

Intervista video di Simone Lupi.

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