La Polizia del Decimo Distretto Lido di Roma ha apposto i sigilli ad un esercizio commerciale di Ostia. “Costituisce un pericolo per l’ordine pubblico“. Queste le motivazioni, che hanno portato il Questore all’applicazione dell’Art. 100 del T.U.L.P.S.
Grazie specifici controlli sul litorale romano, infatti, già i Carabinieri avevano constatato nel marzo scorso la violazione della normativa per il contenimento della emergenza epidemiologica del Covid 19, sequestrando 2100 mascherine protettive, prive di marchio Ce.
Qualche mese dopo, a giugno scorso, gli agenti del X Distretto diretto da Antonino Mendolia, hanno raccolto ulteriori riscontri, che hanno portato alla applicazione dell’articolo 100 con la conseguente chiusura del locale.
Nello specifico è stato accertato che un cliente era stato rapinato dopo aver vinto alle slot machine la somma di 230 euro.
Due episodi che, dopo l’istruttoria da parte della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, diretta da Agnese Cedrone, hanno portato all’emissione del provvedimento che è stato notificato nel pomeriggio di ieri.
Il Questore in questa occasione ha applicato l’articolo 100 del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), che prevede “oltre i casi indicati dalla legge, che possa essere sospesa la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”.
Inoltre qualora dovessero ripetersi i fatti che hanno determinata la sospensione, la licenza può essere revocata.
Intanto i poliziotti stanno proseguendo l’attività investigativa per l’identificazione dell’autore della rapina avvenuta nel locale.
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