Legambiente, Ostia virtuosa nel riciclo ma il processo si è fermato da tre anni (VIDEO)

Iniziative educative per i più piccoli a Capocotta

Secondo il rapporto sul Municipio X, il municipio ha raggiunto il 64,5% di raccolta differenziata, dato molto superiore al 45% romano.

Quello di Ostia è il secondo municipio di Roma in percentuale di raccolta differenziata

Il modello porta a porta ha raggiunto il 70% dei suoi cittadini, un ottimo risultato di gran lunga superiore rispetto alla media romana del 32%.

Sia l’estensione del porta a porta che la percentuale di raccolta differenziata fanno del Municipio costiero uno tra quelli con numeri migliori anche se ormai la crescita per entrambi i parametri ha subito una brusca frenata da 3 anni.

Nonostante da un po’ di anni qui ci si sia fermati con l’estensione del modello pap che deve arrivare a tutti, è chiarissimo che – quando abbiamo visto nel tempo fare scelte virtuose, i risultati sono poi arrivati, anche nel disastro della gestione dei rifiuti romani”, ha dichiarato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio.

Questa mattina, a Capocotta, presso la spiaggia libera davanti al chiosco MEDITERRANEA è partita RiciclaEstate, la nuova campagna di Legambiente, con il contributo di CONAI e il patrocinio della Regione Lazio.

L’iniziativa vedrà Legambiente Lazio e i circoli del litorale, arrivare in ciascuno dei 24 comuni costieri, con attività ludico-educative, laboratori e materiali didattici in tutte le spiagge, per sensibilizzare piccoli e grandi bagnanti sull’importanza del riciclo e della buona raccolta differenziata.

Durante ciascuna tappa saranno presentati i 24 RAPPORTI RIFIUTI E RACCOLTA DIFFERENZIATA per ogni Comune, e questa mattina, oltre alla campagna è stato presentato quello sul Municipio X di Roma.

Presentato il rapporto nazionale 2020 di Legambiente

Gli illeciti ai danni del patrimonio marino e costiero sono in lieve calo. Parliamo comunque di 22.248 reati. E si tratta solamente di quelli accertati. Una media di 61 al giorno.

Il dossier “Mare Monstrum”, elaborato sui dati delle forze dell’ordine e delle capitanerie di porto, descrive un “virus ecocriminale” che “non allenta la morsa”.

I reati di questo genere si concentrano soprattutto tra il centro (Lazio) e il sud del Paese (Campania, Sicilia, Puglia e Calabria).

In aumento le persone denunciate e arrestate (24.797, +24% rispetto al 2019). E lo stesso vale anche per i sequestri (8.044, +9,9%) per un valore di 826 milioni di euro.

Quasi la metà dei reati accertati (il 42,9%) ha a che fare con il cosiddetto ciclo del cemento.

Anche “grazie” al lockdown sulle attività economiche è invece calato il numero di illeciti legati al ciclo dei rifiuti e all’inquinamento marino.

In crescita la pesca di frodo (23,3% dei reati accertati) che ha fatto la parte del leone durante la pandemia, come dimostra il numero esorbitante di sequestri effettuati: 3.414 contro i 547 del 2019.

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