Anzio, sgominata banda dedita a usura ed estorsioni: chi sono i sei arrestati

Le indagini sono scattate grazie alla denuncia di una delle vittime

Estorsione e usura

Usura ed estorsioni sul Litorale sud: sei persone sono state arrestate con queste accuse dai Carabinieri di Anzio. A seguito di piccoli prestiti avrebbero richiesto ai debitori interessi con tassi usurari. I sei dovranno rispondere di estorsione e usura in concorso.

Usura ed estorsioni sul Litorale sud. I Carabinieri hanno arrestato sei persone

Questa mattina, martedì 29 giugno, sono iniziate le operazioni che hanno portato all’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura nei confronti di sei italiani del luogo, per i reati di estorsione e usura in concorso.

In carcere sono finiti Leonardo Guiderdone (Locri, 40 anni), Vincenzo Guiderdone (Melito Porto Salvo, 43 anni) e Roberto Matta (Roma, 52 anni). Il Gip ha disposto la misura degli arresti domiciliari per Daniele De Stefanis (Roma, 47 anni), Gerardo Guiderdone (Locri, 39 anni) e Giuliano Scarcella (Roma, 42 anni).

L’operazione è la fase conclusiva dell’articolata attività investigativa condotta dai Carabinieri della Compagnia di Anzio e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Velletri, che ha portato a far scattare le manette per i soggetti che, stando all’accusa, tra il 2015 e il 2019, a seguito di piccoli prestiti avrebbero richiesto ai debitori interessi con tassi usurari.

Al prestito in contanti, talvolta richiesto per tentare di salvare l’attività di famiglia, sarebbero seguite nel tempo le richieste di restituzione che si trasformavano ben presto in minacce di ritorsione fisica o addirittura di morte.

Le minacce, rivolte sia alle vittime che ai loro familiari, sarebbero state estese anche alle attività commerciali mettendo una tale pressione da indurre i debitori a cedere alle richieste estorsive o a contrarre ulteriori debiti per coprire i primi.

Le indagini sono scattate grazie alla denuncia di una delle vittime

Dopo aver trovato il coraggio per denunciare quanto stava vivendo, una delle vittime si è recata in caserma e da lì sono scattate le indagini che hanno portato alla luce il modus operandi della banda.

Questa mattina all’alba quindi, i Carabinieri della Compagnia di Anzio hanno eseguito le ordinanze cautelari che hanno portato tre degli autori in carcere e tre agli arresti domiciliari.

Estorsione e usura anzio

Contemporaneamente, sempre su delega dell’Autorità Giudiziaria, gli uomini della Guardia di Finanza della Compagnia di Pomezia hanno dapprima affiancato i militari dell’Arma nell’esecuzione di alcune perquisizioni domiciliari presso le abitazioni degli indagati e successivamente proceduto all’esecuzione di ulteriori tredici perquisizioni presso le residenze e le sedi delle società riconducibili ad alcuni dei soggetti destinatari delle misure cautelari, per acquisire elementi di prova relativi alle ipotesi di reato di autoriciclaggio, bancarotta fraudolenta, infedele ed omessa dichiarazione e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

Va ricordato ai lettori che le prove dell’eventuale colpevolezza si formano nel corso di processo e che il diritto di procedura penale italiano prevede tre livelli di giudizio prima di considerare reo un indagato.  

 

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