Roma: rider aggredito ieri nella zona di Torpignattara durante il Critical Mass. Si tratta di un fattorino, trovatosi a passare malauguratamente nel bel mezzo della manifestazione ambientalista, e che tentando di concludere in tempo una consegna, ha provato ad oltrepassare il blocco della manifestazione, ma si è ritrovato circondato da un gruppo di fanatici dell’evento, che lo hanno fermato malamente, e gli hanno sequestrato le chiavi del motorino.
Fanatici ciclisti della Critical Mass, bloccano con forza un fattorino in motorino, mentre sta facendo una consegna
Solo un ragazzo che tentava di fare il suo lavoro, ma ieri non ci sono state ragioni per lui e soprattutto per il suo mezzo, il motorino usato per le consegne. In questa vicenda paradossale, aggiungendo che lo è ancor di più di questi tempi, di difficile ripresa economica, ha “vinto” un fanatismo di tipo becero, e per di più in una manifestazione non autorizzata.
Dopo l’incontro di venerdì 28 e quello di sabato 29, la cavalcata ambientalista si è spostata da San Paolo (Parco Shuster) verso Ostia con la partecipazione di numerosi attivisti a favore del green e delle piste ciclabili. Riempiendo in modo invalicabile le vie di Roma fino ad Ostia (leggi qui), quella massa critica a pedali ha creato in modo assolutamente volontario diversi problemi alla circolazione, ma anche ad autisti e motociclisti.
Un episodio questo, davvero paradossale, e da ritenersi forse il primo del genere per circostanze e assurde motivazioni, che fa decadere logicamente tutto quello che poteva essere motivazione comprensibile nella battaglia green, sposata anche da tanti altri cittadini, ma nel rispetto dell’incolumità e del lavoro altrui. Come nel caso del fattorino che si trovava a passare da lì solo per fare il suo lavoro, prima che il fanatismo avesse la meglio su di lui, e che con casco e borsa per la consegna dei prodotti alimentari, si è visto circondato, bloccato, preso per il collo mentre gli venivano sottratte le chiavi del motorino.
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Il video in alto, girato da alcuni testimoni, è stato ripreso per essere pubblicato su Instagram dall’utente er_torpigna, che assieme a chi gli ha fornito il materiale video, lancia un appello per cercare altri testimoni disponibili a raccontare come si sono svolti i fatti:
“Giovane rider aggredito a Torpignattara da attivisti ambientalisti durante manifestazione non autorizzata. Richiediamo massima condivisione per aiutare la vittima dell’assalto ad identificare i suoi aggressori. – E continuano descrivendo il contesto dell’aggressione – Oggi sono sfilati, partendo da San Paolo, un gran numero di ambientalisti pro piste ciclabili che hanno invaso molte delle vie di Roma generando vari km di traffico stradale e migliaia di inconvenienti per sensibilizzare i cittadini sulla svolta green. Tra manifestanti che si appoggiavano volontariamente sulle automobili altrui – spiegano, denunciandone l’assurdo comportamento – e chi sbeffeggiava (anche visibilmente alterato dai fumi dell’alcol e molto altro), con cori e offese pure pesanti gli autisti e i motociclisti perché da loro considerati “retrogradi”, un rider è stato circondato e aggredito da più persone”.
“Il fattorino viene pagato in base alle consegne che fa, al tempo che ci impiega ed è costretto a fare lunghe tratte, a volte pericolose, per un salario basso che non vale lo sforzo – proseguono – . Evidentemente dopo mezz’ora di attesa stava rischiando di perdere l’ordine così ha deciso di passare sul lato sinistro della sua corsia. Superata qualche decina di metri viene fermato una prima volta da alcuni degli ultimi ciclisti della colonna che cercano di trattenerlo anche colpendolo ma riesce a proseguire oltre fin quando non viene circondato nuovamente come nel video”.
“Il ragazzo con la maglietta rossa prima lo afferra per il collo, sfila le chiavi dalla moto per renderla inutilizzabile e poi le lancia lontano col rischio di perderle o lasciarle alla mercé di qualche ladro. Fortunatamente un signore raccoglie le chiavi, non le consegna nelle mani di un altro di quei ciclisti e le restituisce al legittimo proprietario. Solo alla fine la polizia interviene, riesce a ristabilire l’ordine e dopo ben 20 minuti il traffico torna a fluire regolarmente per la via. Ringraziamo @jacopo.df per la foto e i ragazzi e ragazze che hanno fornito video e testimonianze ma che preferiscono rimanere anonimi – conclude”.
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