Se non avesse trovato sulla sua strada un vero atleta, campione di maratona, climber e paracadutista, quel gattino molto probabilmente non ce l’avrebbe fatta. Roberto Filibeck, giornalista per professione e ironman nel tempo libero, è riuscito dove neanche un pescatore con la sua imbarcazione ce l’avevano fatta.
Disavventura a lieto fine per un gattino caduto nel canale dei Pescatori: un climber che ha assistito alla scena si è lanciato in acqua e lo ha salvato
E’ successo stamattina, lunedì 31 maggio, in via dei Pescatori e a raccontarlo è lo stesso Roberto che era affiancato dalla sua novella sposa, Valeria. “Intorno alle 11,00 – riferisce il giornalista – Eravamo in auto e percorrevamo via dei Pescatori in direzione pineta di Castelfusano, quando abbiamo visto un gattino attraversare la strada. Il cucciolo è salito sul marciapiedi e poi si è fermato sul parapetto del canale. Ci siamo fermati con l’intento di metterlo al sicuro ma il micio alla nostra vista, si è lanciato di sotto”.
Il gattino è finito in acqua e ha iniziato a nuotare istintivamente raggiungendo la sponda opposta, priva di scalette, coperta di vegetazione e con diversi tratti con le sponde sgretolate dall’usura del tempo. “Il micio ha raggiunto un punto a secco, una specie di scoglio e ha iniziato a piangere – prosegue nel racconto Filibeck – Ho chiesto a un pescatore che transitava con la motobarca di soccorrere l’animale ma dopo un primo tentativo ha desistito perché in quel punto oltre ai fondali incerti c’è il rischio di restare in secca”.
A quel punto il giornalista ha iniziato a correre, ha raggiunto il ponte di via di Castelfusano e, una volta sulla sponda opposta, si è infilato nella fitta vegetazione che, dal lato della pineta, fiancheggia il canale. “Non è stato facile raggiungere il punto esatto dove si trovava il gattino – spiega Filibeck – I rovi e gli arbusti sono talmente fitti che non si vedono più le sponde del canale. Sono impenetrabili”.
Scoperto il masso dove aveva trovato rifugio il micio, toccava fare la cosa più difficile: calarsi dalla sponda alta circa tre metri dal pelo dell’acqua per recuperarlo e metterlo in sicurezza. Tutto questo senza gradini o scivoli ma dalla parete verticale, con il cemento sbrecciato e i poggiamano di ferro consumati dalla ruggine.
“Per fortuna pratico un po’ di climbing, di arrampicata sportiva – sorride Roberto – Così mi sono calato giù cercando di non scivolare in acqua, anche se alla fine, per chinarmi sul micio, mi sono dovuto inzuppare fino alla vita di acqua e fango”. E la soddisfazione di aver messo in salvo il piccolo è stata enorme. Il cucciolo di gatto adesso sta bene ed è in osservazione presso un veterinario.
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Pescatore cade in acqua e rischia di annegare. Salvato dai Vigili del Fuoco
