Ostia, che la stagione balneare cominci: ecco le regole

Dal 15 maggio stabilimenti balneari e spiagge libere pronte ad accogliere i bagnanti. Siamo andati a spulciare l’ordinanza balneare e abbiamo scoperto che…

coronavirus

Inizia la stagione balneare. Da oggi, sabato 15 maggio, e fino al 30 settembre, meteo permettendo, stabilimenti e spiagge libere sono pronte ad  accogliere i bagnanti, assistendoli nelle attività di servizio e, non ovunque, nel salvataggio in caso di necessità.

Dal 15 maggio stabilimenti balneari e spiagge libere pronte ad accogliere i bagnanti. Siamo andati a spulciare l’ordinanza balneare: ecco le curiosità

L’ordinanza che disciplina le attività sul demanio marittimo è la n. 80 emessa il 10 maggio dall’amministrazione del X Municipio. Si tratta di 16 pagine nelle quali vengono riepilogate norme nazionali, regole consolidate dalla prassi e scelte di natura politica.

Siamo andati a spulciare i diversi articoli che compongono l’ordinanza balneare e abbiamo riassunto gli aspetti che ci sembrano più curiosi e interessanti per un buona pratica della balneazione.

Il salvataggio notturno

Marinai di salvataggio la sera, sì o no? Secondo l’art. 1.5 non c’è l’obbligo di assicurare il servizio di salvamento se restano aperti bar e ristoranti fino alle 2,00 di notte. Secondo l’ordinanza basterà esporre un cartello che avvisa gli utenti dell’assenza del servizio di salvataggio. Stesso dicasi per le attività sportive prolungate oltre l’orario di balneazione (ore 19,00) (art. 1.6).

Queste norme, però, vengono smentite dall’art. 3.4: “oltre l’orario di apertura dei servizi (ore 9,00/19,00) è vietato l’utilizzo della spiaggia, con attrezzature quali sdraio, lettini e ombrelloni, salvo il caso di iniziative preventivamente autorizzate dagli uffici competenti di Roma Capitale, fermo restando l’obbligo di assicurare il servizio il servizio di salvataggio”. Come nel caso delle discoteche che potranno prolungare l’orario fino alle ore 3,00 ma nei soli giorni di venerdì, sabato e prefestivi (art.3.6) con l’obbligo di assicurare il servizio di salvamento. Quindi anche nel previsto “Villaggio dello sport” (leggi qui), dovrà essere previsto un marinaio di salvataggio tutte le notti?

E, mentre si obbligano i concessionari privati a posizionare marinai di salvataggio anche la notte (in caso di eventi), il X Municipio sulle spiagge libere non li posiziona neanche tutti i giorni della stagione come si legge più avanti in questo articolo. Tra gli obblighi dei concessionari viene meno anche un diritto acquisto dai bagnanti dopo anni di lotte: il libero e gratuito accesso negli stabilimenti (qui il dettaglio).

Fuochi d’artificio non oltre le ore 23,00 (art. 1.7) e comunque sempre da autorizzare da parte di Municipio, Guardia Costiera, Questura, Enav e Enac.

Niente cani sulla spiaggia durante la stagione balneare

Ribadito che è “vietato condurre o far permanere qualsiasi tipo di animale, anche se munito di guinzaglio e museruola, ivi compresi quelli utilizzati da fotografi o cineoperatori”. Sono escluse le unità cinofile da salvataggio, i cani da guardia negli orari di chiusura degli impianti e i cani guida per non vedenti (art. 2.1.e). La presenza della spiaggia per i cani (leggi qui) è indicata e autorizzata nell’articolo 6.10: l’area si trova “tra le mura foranee del Porto Turistico di Roma esteso per 150 metri lineari di fronte mare verso sud” .

Il problema del pernottamento

Resta vietato “collocare tende e roulotte, camper e simili” sulle spiagge (art 2.1.c) ma quello degli accampamenti resta un fenomeno incontrastato soprattutto sull’arenile dell’ex Ufficio Tecnico e sulla riva destra del Canale dei Pescatori. Soprattutto perché il concetto viene ribadito con l’art. 2.1.t: “è vietato campeggiare o pernottare anche senza l’ausilio di tende o sacchi a pelo”.

Fagottari unitevi

Controverso l’art 3.2, riferito in particolare a quella categoria di bagnanti che a Roma è conosciuta tradizionalmente come “fagottari”: è “assolutamente vietato il consumo di cibi all’interno delle cabine” mentre “è sempre consentito… sia negli spazi esterni alle cabine e sia in qualsiasi parte della spiaggia”. Non si capisce cosa rende indegno mangiare nelle cabine. Un rafforzativo del concetto è (art 3.3) il divieto di “apporre nei regolamenti degli stabilimenti balneari il divieto di consumo di alimenti al di fuori delle cabine”.

Spiagge libere e covid

Sulle spiagge libere resta il divieto di assembramento e l’obbligo di distanziamento interpersonale di almeno 1 metro tra individui (art. 6.2) e che le attrezzature di spiaggia “lettini sdraie ecc. siano distanziate da almeno 1,5 metri l’una dall’altra” (art. 6.3). Va ricordato che sono state eliminate le paline segnaspazio e quindi ci si affida alla capacità di ciascuno di rispettare queste distanze.

Anche per questa estate il salvataggio sulle spiagge libere urbane di Ostia sarà assicurato a mezzo servizio: i marinai, infatti, saranno in postazione tutti i giorni solo nei mesi di luglio e agosto, nel resto dell’estate solo sabato, domenica e festivi. A Castelporziano marinai di salvataggio in postazione tutti i giorni a giugno, luglio e agosto; venerdì, sabato e domenica dal 15 al 31 maggio e dal 1° al 15 settembre; solo sabato e domenica dal 16 al 30 settembre. Per Capocotta, infine, anche quest’anno il Campidoglio non ha effettuato la gara d’appalto dei servizi: pertanto restano i vecchi gestori ad assicurare anche i servizi di salvataggio.

La questione della riduzione del servizio ha richiamato anche l’attenzione del prefetto di Roma (leggi qui) al momento senza risultati concreti.

Spiagge libere a numero chiuso – L’accesso a tutte le spiagge libere sarà monitorato da steward anche attraverso l’inserimento di dati nel sito Seapass che indicherà all’utente il grado di saturazione (leggi qui). Il X Municipio ha rinnovato la convenzione con il fornitore del software per una spesa di 5mila euro.

Dove fare kitesurf

L’attività del kitesurf è vietata su tutta la costa ad eccezione dei tratti di costa autorizzati con specifici corridoi dalla Capitaneria di Porto (ed esempio la Lega Navale) e su due tratti di spiaggia libera di Castelporziano: tra Canale Palocco per 150 metri a sud e per 300 metri tra II e III Cancello (art 11.1). Nei corridoi di lancio è vietata la balneazione.

Niente plastica e sigarette

Nella Norma etica (art. 12) “si raccomanda la riduzione o la completa eliminazione dell’utilizzo di buste, piatti, bicchieri e bottiglie di plastica sia ai fruitori delle spiagge sia ai titolari delle Concessioni Demaniali Marittime nell’ambito delle loro attività”. Anche per le sigarette non ci sono divieti ma “si raccomanda di non fumare in spiaggia alla presenza di bambini e donne in stato di gravidanza”. Sanzioni per chi getta i mozziconi sull’arenile o in acqua.

redazione@canaledieci.it

Covid, spiagge libere di Ostia, Castelporziano e Capocotta a numero chiuso