Non è obbligatorio consentire il gratuito e libero accesso negli stabilimenti balneari per raggiungere la battigia. Com’è stato per il 2020, anche per quest’estate i concessionari degli impianti privati sono esentati dal rispetto della norma.
L’emergenza covid e il Tar impongono l’omissione dell’obbligo di consentire il gratuito e libero accesso negli stabilimenti balneari
Lo prevede l’ordinanza balneare 80 del 10 maggio scorso emessa dal X Municipio (leggi qui). Quello che è stato per tanti anni l’obiettivo dei Verdi e dei pretori d’assalto, ovvero “il libero e gratuito accesso negli stabilimenti balneari per raggiungere la battigia ai fini della balneazione”, è stato oscurato per due ordini di motivi.
Il primo motivo a definire l’inapplicabilità del principio è dettato da una sentenza del Tar del Lazio (3364 del 31 luglio 2015), citata nella premessa dell’ordinanza, per la quale “il diritto di accesso alla battigia non ha carattere assoluto, ben potendo le amministrazioni comunali, in via di sub-delega, individuare forme di regolarizzazione, nel pubblico interesse, ed eventualmente, anche al fine di bilanciare tali libertà con i diritti derivanti dalle concessioni, l’accesso alla battigia può comunque avvenire anche di notte, attraverso i cosiddetti varchi pubblici”. Varchi tra gli stabilimenti balneari che, lo ricordiamo, sul litorale romano sono una decina ma non sono segnalati dall’amministrazione neanche sul portale istituzionale ma che noi in questo articolo abbiamo elencato.
L’altra ragione che impedisce il libero e gratuito accesso negli stabilimenti balneari è che, in periodo di epidemia da covid, i concessionari hanno ancora l’obbligo di monitorare gli ingressi nei loro impianti e impedire assembramenti. Pertanto, non si possono consentire accessi incontrollati.
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