Viaggio all’inferno: vivere la metro di Roma ai tempi del coronavirus

Sporcizia ovunque, perdite d'acqua, corse a singhiozzo: viaggio nella metro di Roma sempre meno adeguata ad una città moderna

I trasporti pubblici a Roma sono spesso stati descritti come un vero e proprio girone infernale da chi ne faceva un uso giornaliero. Ma, a più di un anno dall’inizio della pandemia, come è cambiata la routine per i frequentatori della metro di Roma? Cestini strabordanti di spazzatura, maleducazione, disservizi e situazioni “arrangiate”, le nuove situazioni di ordinario disagio.

Sporcizia ovunque, perdite d’acqua, corse a singhiozzo: viaggio nella metro di Roma sempre meno adeguata ad una città moderna

Il sistema di trasporto pubblico, in particolar modo la metropolitana, è stato sottoposto a un ferreo regolamento. in merito alla sanificazione dei vagoni, ma non solo.

È obbligatoria l’osservanza da parte dei passeggeri dell’uso dei dispositivi di sicurezza, del distanziamento e il rispetto dei percorsi adibiti per evitare il sovraffollamento in entrata e in uscita dalla metro stessa.

In mancanza delle orde di turisti, che abitualmente invadevano le stazioni, vagoni carichi e persone ammassate sulle banchine non sono più all’ordine del giorno, ma si verificano, tuttavia, altri quotidiani disagi per coloro che scelgono, o sono costretti a scegliere, di utilizzare la metro.

Oltre a interruzioni e ritardi causati da guasti ai convogli, a infastidire i pendolari oggi sono le situazioni di degrado e disattenzione imperante, causate non solo da un personale a volte troppo superficiale ma anche dalla maleducazione dei viaggiatori stessi.

Oggi a creare disagio sono specialmente cestini della spazzatura strabordanti di sporcizia che non vengono sostituiti, a volte anche per giorni, le perdite d’acqua dai soffitti, potenzialmente molto pericolose in caso di scivolamento, ma anche la totale assenza di manutenzione nei confronti di oggetti usurati dal tempo, come cartelli di indicazioni e le biglietterie self- service.

È, inoltre, stato riscontrato che spesso la sanificazione degli ambienti, obbligatoria secondo il regolamento anti-contagio, non viene evidentemente fatta con la corretta dovizia, avendo i Nas trovato a più riprese tracce di coronavirus su sostegni e sedili, sia sulla metro sia sulla tratta Roma-Lido (leggi qui).

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Stazione Arco di Travertino: un tabellone delle indicazioni usurato e riscritto con il pennarello

Quello lo hanno riscritto a mano perché erano mesi che non si leggeva più nulla” afferma Alina P., una care giver quarantottenne, indicando alla stazione Arco di Travertino un cartello riportante la tratta della linea A scritta con un pennarello, che ogni giorno copre la tratta dalla stazione Battistini a quella di Repubblica e osserva ogni giorno anche atti di maleducazione dei passeggeri stessi. “Molti non portano la mascherina e a volte mi devo spostare io stessa per evitare contatti troppo ravvicinati. I controlli ci sono, ma sono sempre troppo pochi e sarebbe nostro dovere rispettare comunque le regole. Ad esempio, la situazione dei rifiuti, se è evidente che un cestino è troppo pieno invece che continuare a impilare altra immondizia, si dovrebbe avere la decenza di aspettare di trovare un secchio vuoto”.

La sporcizia c’è sempre stata, niente di nuovo, ma almeno si può prendere la metro senza che ci si ammassi come in un carro bestiame” sottolinea Matteo, trentenne calabrese che lavora come commesso nei negozi in Via del Corso, abituato, in tempi pre-pandemia, a saltare anche due corse consecutive per l’impossibilità di salire su vetture che faticavano a chiudere le porte a causa delle troppe persone.

Insomma, la situazione per i pendolari in alcuni orari è migliorata dal punto di vista del traffico di superficie e nella metro decisamente inferiore e quindi meno angustiante, ma il degrado causato da una pulizia troppo sommaria come anche dalla maleducazione dei frequentatori stessi, e le disattenzioni sono ancora motivo di disagio per tutti coloro che scelgono di usufruire del servizio pubblico.

Con il piano di riaperture imminenti e l’atteso ritorno del turismo, se la situazione non dovesse migliorare potremmo andare incontro ad un vero disastro nonché ad un rinnovato, e peggiore, calvario per i, già molto provati, pendolari.

redazione@canaledieci.it

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