Una pastiera, preparata secondo l’antica ricetta napoletana, e una foto che ritrae gli allievi impegnati in un’allegoria dell’Ultima Cena di Leonardo Da Vinci. E’ questo, il contenuto di uno specialissimo pacco dono, che il Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Castel Fusano di Ostia, ha fatto giungere a Santa Marta in Vaticano, a Papa Francesco, in occasione della Santa Pasqua.
Una pastiera e il quadro vivente de “L’ultima Cena”. Il regalo degli allievi dell’Alberghiero di Castel Fusano al Papa
Il bellissimo pensiero della scuola, non è però una novità di quest’anno. La preparazione delle pastiere, e l’omaggio di una pastiera speciale al Santo Padre, recapitata ogni anno in Vaticano grazie all’impegno di William Ventura, professore del CPFP Castelfusano Alberghiero di Ostia, è infatti una tradizione immancabile, iniziata già con Papa Benedetto XVI, il papa emerito Joseph Aloisius Ratzinger, e che prosegue con gioia, con Papa Francesco.
Ad aggiungere ancora più valore a questo gesto, oltre all’entusiasmo degli allievi nel preparare questo dolce simbolo della Pasqua, con l’attenta supervisione degli Chef Davide Sagliocco e Severino Gaiezza, è indubbiamente la situazione della pandemia che per il secondo anno di seguito, ha stravolto anche il mondo scolastico. Ma nonostante la zona prima rossa e poi arancione, il gustoso fagotto, preparato con vera dedizione al Santo Padre, è arrivato a destinazione.
Un piccolo miracolo, legato alla giusta concessione, disposta dalla Regione Lazio, di continuare in presenza almeno lo svolgimento dei laboratori – aspetto essenziale della formazione per un Centro di Formazione Professionale Alberghiero – mentre è stata ripristinata la DAD per le materie teoriche. Questo ha consentito di portare avanti anche la piccola produzione dolciaria scolastica di pastiere, che hanno preso forma e gusto.
“Oltre alle realizzazione delle pastiere – ci spiega Fabrizio Fraschetti, Direttore del Centro di Formazione Professionale Castel Fusano Alberghiero di Ostia – a rendere le feste pasquali l’ennesima occasione di formazione, c’è stata anche la messa in scena del capolavoro leonardesco de “L’Ultima Cena”. Un momento didattico e un importante lavoro di gruppo dei ragazzi condotto da Livio Ciappetta, quello dei quadri viventi, non solo ai fini dell’apprendimento, ma anche dal punto di vista educativo e formativo. Un momento – conclude Fraschetti – che abbiamo voluto immortalare anche per il Santo Padre, in cui gli allievi, solitamente impegnati in attività pratiche, incontrano l’Arte, e la assaporano, come fosse una pastiera napoletana appena sfornata.”
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