Ama: approvati i bilanci e il piano industriale. Polemica l’opposizione

Polemica dall'opposizione che parla di un'azienda al tracollo

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Ama: la Giunta Capitolina ha approvato i bilanci 2017, 2018 e 2019. Tra i punti cardine del nuovo piano di rilancio, annunciato dalla sindaca Virginia Raggi, 256 milioni di investimento, 300 nuovi posti di lavoro, autonomia impiantistica e la fatidica soglia del 61 per cento di raccolta differenziata da raggiungere entro i prossimi quattro anni. Polemica dall’opposizione che parla di un’azienda al tracollo.

Ama: approvati i bilanci e il piano industriale. Polemica l’opposizione.

Dopo tre anni di attesa la giunta Raggi ha approvato i bilanci 2017, 2018 e 2019 dell’Ama, il piano industriale e di risanamento. Arriveranno 37 mila nuovi cassonetti, 88 spazzatrici, 298 mezzi per la raccolta stradale e 459 per il porta a porta. il piano di risanamento, che dovrà essere approvato dall’assemblea capitolina entro il 18 aprile, prevede inoltre la creazione di tre nuovi impianti di trattamento dei rifiuti.

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Ama: approvati i bilanci e il piano industriale. Calabrese: «Sulla gestione di Ama abbiamo chiuso i conti con il passato»

Soddisfazione è stata espressa dal vicesindaco e assessore ai Trasporti di Roma, Pietro Calabrese.

«Abbiamo messo nero su bianco un piano di risanamento aziendale e un nuovo piano industriale, senza cedere di un millimetro – scrive Calabrese in un post su Facebook – Ama non fallisce. Per noi la linea è sempre la stessa. Prima si fa luce su conti, si individuano responsabili e poi se necessario si interviene pagando i debiti, quindi risanando e investendo.»

«Tutte le opposizioni ci hanno criticato per anni, perché non eravamo ritenuti all’altezza di scegliere amministratori capaci. Ebbene oggi abbiamo ribadito con i fatti che si sbagliavano. Abbiamo scelto donne e uomini che non si sono voltati dall’altra parte, quando altri hanno solo nascosto la testa sotto la sabbia. In conferenza stampa c’era chi ha scoperto le carte e ha saputo gestire un iter amministrativo non semplice: Gianni Lemmetti, Katia Ziantoni, Luca Montuori e Stefano Zaghis. Tutti loro – prosegue Calabrese – hanno giocato un ruolo importante. E li ringrazio a nome di tutta la comunità romana.»

Ama: approvati i bilanci e il piano industriale. Pd:«l’operazione è riuscita ma il paziente è morto»

 «Dopo anni di attesa l’Amministrazione 5 stelle finalmente annuncia di aver approvato i Bilanci dell’Ama – dichiara in una nota il gruppo capitolino del Pd –  ma dietro c’è una azienda al tracollo, la città nel degrado, lavoratori disperati e un turnover di dirigenti, amministratori delegati e assessori che ha lasciato sul campo di questa battaglia finanziaria morti e feriti. I provvedimenti adottati quest’oggi, peraltro, svuotano l’azienda delle sue potenzialità, dando vita ad un soggetto che fa solo raccolta e spazzamento, senza prospettive per la creazione di un soggetto industriale forte, competitivo e capace di stare sul mercato. Insomma, dietro ai riflettori di questa mattina c’è il fallimento totale e palese di una Giunta incapace persino di rendersi conto che la città affonda nella sua monnezza» 

Ama: approvati i bilanci e il piano industriale. Giro: «la Procura di Roma deve concludere la sua inchiesta»

«Dopo le incredibili dichiarazioni della sindaca Raggi, sui bilanci Ama approvati dopo 4 anni di ritardo –  ha commentato il senatore di Forza Italia Francesco Giro – chiedo alla Procura di Roma di concludere la sua inchiesta con avvisi di garanzia agli amministratori del passato e, immagino, anche del presente. Attendiamo, ma si faccia in fretta.»

Ama: approvati i bilanci e il piano industriale. Fratelli d’Italia: «in Assemblea Capitolina sarà battaglia»

Polemiche anche dal gruppo di fratelli d’Italia che annuncia battaglia in consiglio.

«L’entusiasmo della sindaca di Roma Virginia Raggi appare davvero imbarazzante  dichiara in una nota Andrea De Priamo, capogruppo di Fratelli d’Italia in Campidoglio – ora emerge il vero obiettivo della coppia Raggi-Lemmetti: svalutare Ama per rifinanziarla a scopo propagandistico con ben 250 milioni di fondi pubblici che pagheranno quindi i romani.»

«Nonostante questo ingente esborso pubblico chi governerà a breve la città si troverà una azienda con patrimonio e impiantistica azzerata, con tutti gli obiettivi di raccolta differenziata falliti eppure ridicolmente confermati per il futuro, con un evidente ritorno al modello novecentesco della raccolta stradale. Inoltre questo piano industriale perde ancora una volta l’occasione di integrare Roma Multiservizi in Ama per costruire una grande realtà che possa rilanciare Roma sul tema decoro rifiuti e aprire ad Ama una nuova stagione di rilancio della sua vocazione industriale in chiave sostenibile.»

 

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