Ostia, è morto il clochard colpito perché orinava in strada

E’ morto nella notte il clochard schiaffeggiato perché sorpreso ubriaco a orinare per strada. L’accusa per l’aggressore è di omicidio preterintenzionale

Via Angelo Olivieri dove è accaduto il fatto

Dopo quasi sei giorni di agonia, è morto stamattina il clochard finito in ospedale con commozione cerebrale per essere caduto in conseguenza di uno schiaffo ricevuto da un passante indignato per averlo sorpreso ad orinare per strada. Per l’uomo, un 52enne incensurato di Ostia, la posizione si aggrava: è accusato di omicidio preterintenzionale.

Il senza fissa dimora polacco, di 52 anni, è deceduto stamattina presso l’ospedale Grassi, dove il 16 gennaio era stato ricoverato per le conseguenze di un grave trauma cranico.

Come avevamo descritto in questo articolo, la Polizia aveva subito ricostruito i fatti e individuato il responsabile di quella che a prima vista sembrava una semplice caduta, magari resa più grave dalla accertata presenza di uno stato alcolico importante. Gli investigatori del X Distretto Lido, coordinati dal commissario Fabrizio Petrucci e diretti dal primo dirigente Antonino Mendolia, sospettando che il trauma non fosse di natura accidentale, si erano recati nel punto in cui l’equipaggio dell’ambulanza aveva raccolto il clochard ovvero in via Angelo Olivieri.

Qui gli investigatori avevano acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza di un negozio e raccolto alcune testimonianze ricostruendo l’accaduto. Il clochard era stato colpito con un violento schiaffo da un passante, indignato dall’aver sorpreso lo straniero a orinare sul marciapiedi, davanti a tutti. L’aggressore, un italiano di 52 anni, incensurato e residente poco distante dal teatro dell’episodio, era stato denunciato per lesioni gravi.

Il decesso del clochard, accettato al pronto soccorso in stato di coma per la commozione cerebrale conseguente alla caduta al suolo, aggrava pesantemente la posizione dell’aggressore indiziato inizialmente di lesioni gravi. Ai sensi dell’articolo 584 del codice penale, infatti, rischia di essere punito con la reclusione da 10 a 18 anni salvo condizionale.

Ostia, orina in pubblico: schiaffeggiato, finisce in coma