Ostia perde il poeta di strada Piero Patriarca

A 70 anni se ne è andato Piero Patriarca, il poeta di strada che raccoglieva dalle cantine i libri per promuovere la cultura circolare. Il ricordo di Pino D’Aloia, cofondatore dell’associazione “La Forchetta”

Piero Patriarca

Ostia perde un poeta, un promotore formidabile di cultura dal basso, di saperi popolari. All’età di 70 anni si è spento Piero Patriarca, fondatore dell’associazione “La Forchetta” e figura nota per gli innumerevoli banchetti di vendita di libri usati.

Piero Patriarca era “un uomo generoso, che aiuta gli altri e s’inventa la vita”, come usava definire la sua stessa esistenza. A chi entrava in confidenza con lui raccontava che aveva pronto il racconto della sua vita, ormai pronto per essere pubblicato. Era un quadernone scritto a penna che iniziava così:  “Sono nato a Roma nel maggio del 50, unico maschio fra dieci sorelle e, a soli 17 anni,  presi a girare il mondo con un amico in cerca di fortuna”.

Quella fortuna che Piero non ha mai trovato. Benvoluto da tutti, aveva pochi selezionati amici. Tra questi l’attore cinematografico Pino D’Aloia, vicepresidente dell’associazione “La Forchetta”. “Piero era una persona generosa, un buono – ricorda di lui D’Aloia – Mi aveva soprannominato ‘il filosofo’ e ci siamo subito riconosciuti come carattere. Così, insieme, abbiamo ideato un progetto che purtroppo non ha mai potuto prendere corpo: quello di trasformare un garage in spazio dove allestire spettacoli teatrali e performance artistiche e letterarie”.

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Piero Patriarca con Pino D’Aloia, a sinistra

La Forchetta nacque intorno al 2000. “I primi tempi – raccontava Piero – sono stati veramente duri e difficili. Da solo, ho iniziato a trasportare i libri con un carrello della spesa, ho aperto il mio primo umile banco ad Ostia chiedendo in regalo i libri usati ai sacerdoti e alle persone che conoscevo. I miei primi volantini erano scritti a penna e distribuiti qua e là. Poi, pian piano qualcuno ha iniziato a seguirmi, qualcuno che non sapeva come fare per mangiare e così ci sono stati i primi piccoli guadagni. In seguito abbiamo aperto qualche altro banco a Roma dove si impegnavano barboni, ex alcolisti ed ex detenuti”.

In un secondo tempo – raccontava Piero Patriarca – abbiamo ricevuto in regalo un vecchio furgone col quale abbiamo iniziato a fare piccoli trasporti, pulizie di cantine e piccoli restauri di appartamenti. Dopo alcuni anni, abbiamo deciso di costituire un’associazione tramite un atto notarile denominata ‘La Forchetta”. Siamo in tanti, facciamo riunioni, organizziamo le giornate di lavoro, accogliamo tutti, uomini, donne, anziani, gente che si sente sola”. Insieme con gli amici Piero era riuscito anche a pubblicare un giornalino, strumento per la diffusione del libero pensiero e della poesia.

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Nelle giornate di clemenza del meteo non era difficile trovare Piero a chiacchierare con i passanti in uno dei suoi banchetti di libri usati, in via Cardinal Ginnasi, oppure al Curvone o anche in piazza Scipione l’Africano. Un volto vissuto, il suo, scavato dalle rughe come quello di un saggio cheyenne dallo sguardo intenso e buono che mancherà a molti.

IL RICORDO DI GIANLUCA

Gianluca Poscente ricorda così il poeta di strada Piero Patriarca: “ Piero e la sua “forchetta” era una di quelle cose matte strambe ed anche belle di Ostia. Due chioschi improvvisati di libri usati tra curvone di Ostia, Corso Regina Maria Pia davanti al Bar Polo Nord oppure a Piramide su Via Ostiense. Libri che raccoglieva svuotando appartamenti e rivendeva con i membri de “la forchetta ” l’associazione che aveva fondato e che così dava opportunità di lavorare a persone in difficoltà soprattutto ex detenuti. Scriveva sempre,versi o pagine che stampava e appendeva a muri o al suo scalcinato furgoncino. Amava sognare un mondo dove i giovani avessero spazio e sogni da realizzare.
Quando Ostia fu commissariata il grigio burocrate ottocentesco messo lì tra i primi atti di “legalità ” smantello’ i suoi chioschi di libri. La forza contro i deboli. Aveva ripreso la sua attività e anche in tempi così duri aveva voglia sempre di fare qualcosa insieme per far crescere la “forchetta ” e i suoi progetti. Fino all’ultimo e nonostante tutto. Ciao Piero poeta della strada e del mare”.

Il rito funebre per commemorare Piero Patriarca si terrà lunedì 11 gennaio alle ore 10.00 presso la cappella del Policlinico Tor Vergata a Roma.