Pista ciclabile fiancheggiata da una corsia destinata al transito dei veicoli ma non alla loro sosta. Un “serpentone” che separa il traffico dal percorso ciclabile. E parcheggi per disabili spostati sulla carreggiata opposta, senza piazzole per carico e scarico merci.
Sono le caratteristiche principali della pista ciclabile permanente progettata da “Risorse per Roma”. Dopo le polemiche esplose sul caso dei parcheggi pericolosi (leggi qui), in seguito anche all’incidente di domenica sera (leggi qui) si fa finalmente luce su quali elementi riguarderanno la messa in sicurezza di quel tracciato.
In realtà, c’è stato bisogno della sollecitazione di “Labur Laboratorio Urbanistico” per ottenere la pubblicazione degli elaborati che non figuravano in alcuna parte dei siti istituzionali. Si è scoperto così, che solo il 26 ottobre scorso il plico è stato trasmesso per via telematica all’Ufficio Tecnico del X Municipio. Eppure quel progetto non era stato allegato neanche alla delibera di Giunta Municipale del 10 novembre scorso, quando la pista ciclabile definitiva è stata approvata dal Parlamentino di Ostia.
Dando un’occhiata al progetto, balza subito agli occhi che lungo tutto il percorso della pista ciclabile, da via Giuliano da Sangallo a piazzale Cristoforo Colombo, verranno eliminati i parcheggi. Al loro posto ci sarà un “serpentone” rialzato per la protezione della corsia frequentata dalle due ruote. L’area di sosta intermedia che rimarrà, è quella di piazzale Magellano.
Una richiesta, quella dell’eliminazione dei parcheggi auto, che veniva dalle stesse associazioni di ciclisti (leggi qui) e dai venditori di biciclette (leggi qui) e che è stata fatta propria dai progettisti. Che, però, hanno previsto lo spostamento anche delle aree di sosta per i disabili sulla carreggiata opposta.
Stando agli elaborati tecnici, al momento non sono previste piazzole per il carico e lo scarico delle merci destinate alle attività economiche, di balneazione e di ristorazione del lungomare. Le fermate degli autobus, invece, verranno ripristinate in specifiche piazzole “salvagente”.
Pur essendo stati previsti scivoli sul marciapiedi “serpentone” per l’abbattimento delle barriere architettoniche, nell’elaborato tecnico non si notano, dunque, parcheggi riservati ai disabili sul lato mare. Nel piano non viene neanche indicata una previsione urbanistica di recupero dei posti auto in altri spazi contigui al lungomare ma si prescrive che i lavori (durata 90 giorni) vengano effettuati nel periodo di chiusura degli stabilimenti balneari.
L’operazione, secondo quanto stabilito dall’analisi dei costi, impiegherà 1,8 milioni di euro.
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