Writers scatenati a Roma: non si salva nemmeno una delle più antiche chiese del centro

La chiesa è solo uno degli edifici storici bersagliati in una lunga serie di blitz dei writers, tra il Rione Regola e Trastevere: la denuncia 

Nella foto la facciata della chiesa di Santa Caterina della Rota - foto Cristina Cumbo

Writers sempre più scatenati nella Capitale, che non si accorge nemmeno delle mura imbrattate di Santa Caterina della Rota, una delle chiese più antiche del centro, la cui facciata è finita per diventare una superficie come tante, su cui scaricare le bombolette spray.

La chiesa poi sarebbe solo uno degli edifici bersagliati di una lunga serie di blitz “creativi” messi in atto di recente tra il Rione Regola e Trastevere, e denunciati con le immagini della pagina social La Tutela del Patrimonio Culturale, che stanno facendo il giro del web.

La chiesa è solo uno degli edifici storici bersagliati in una lunga serie di blitz dei writers, tra il Rione Regola e Trastevere: la denuncia

Sono tempi duri per gli edifici storici del centro della Capitale, che un po’ nascosti dai lavori del Giubileo e una serie infinita di reti arancioni da cantiere, sono diventati facile preda dei writers.

La denuncia arriva dai social in queste ore, mostrando i risultati degli ultimi gesti vandalici con molta probabilità notturni, che hanno ridotto in un agglomerato di segni poco artistici la facciata dell’antica chiesa in via San Girolamo della Carità, i palazzi del più turistico quartiere romano Trastevere e Ponte Sisto, completamente imbrattato con insulti e scritte illeggibili.

“Sembrava esistere tra i writers una regola non scritta secondo cui i monumenti non devono essere toccati ma non è così” – sottolinea indignata la blogger, autrice di un post che parla da solo, con le immagini della devastazione dopo il passaggio dei “writes”.

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Muri di Trastevere – foto di Cristina Cumbo

“La facciata della chiesa di Santa Caterina della Rota è stata imbrattata da scritte senza senso, quelle chiamate “tag” in termine tecnico ma che sono solo indecenti – commenta la blogger Cristina Cumbo -, per non parlare delle le strade di Trastevere che puzzano come fossero latrine e i muri che sono ormai pastiche di dediche a pennarello indelebile, scritte spray, stickers, insulti” – nella foto in alto.

Un colpo al cuore e al turismo ai cui occhi non solo sembriamo indifferenti ma anche indolenti, incapaci di trovare soluzioni che pongano un deciso freno al processo di degrado, per mano di chi pensa di poter fare come vuole.

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Ponte Sisto imbrattato – foto di Cristina Cumbo

Sui blitz a Ponte Sisto poi, c’è da tempo una battaglia contro i mulini a vento, che riaccende il tema delle telecamere e della loro applicazione contro sozzoni e vandali.