Piano Freddo a Ostia, via al bando da 300mila euro: moduli abitativi e mensa per 24 clochard

Dove saranno installati i moduli oggetto del bando per i senza dimora del Litorale romano

Nell'immagine di Google Maps, indicata dalla lettera P l'area dove sorgeranno i moduli abitativi del Centro di Accoglienza per senza dimora di Ostia

Piano Freddo al via. Sarà il parcheggio della Biblioteca Elsa Morante, situato tra via Adolfo Cozza e via Giuliano da San Gallo a Ostia a ospitare i moduli abitativi per 24 senza dimora a partire dal mese di gennaio del prossimo anno. E’ quanto prevede il bando pubblicato sulla piattaforma telematica “Tuttogare” d’iniziativa del X Municipio con fondi del Dipartimento alle Politiche sociali e alla Salute di Roma Capitale che ha stanziato 313.962,91 euro, Iva inclusa, per la costruzione dell’infrastruttura e per la copertura dei costi di gestione del servizio di assistenza notturna per tutta la durata dell’Anno Santo.

Dove saranno installati i moduli oggetto del bando per i senza dimora del Litorale romano

Il tutto avverrà in tempi brevi e sarà, con ogni probabilità, accompagnato dal vortice delle polemiche di chi rimprovera all’amministrazione locale di non tenere in adeguato conto la necessità di tutelare l’immagine turistica del Lido di Roma. Chi vorrà competere all’assegnazione dell’appalto dovrà presentare la propria manifestazione di interesse alla gara numero 4309, entro le ore 23.59 del prossimo 10 gennaio.

Le offerte saranno valutate il 13 gennaio alle 9.15 e, sulla base dei requisiti fissati, sarà scelto l’operatore affidatario del servizio (clicca questo link per accedere alla documentazione ufficiale del bando) un iter che, in caso di ritardi, rischia di allungare ulteriormente i tempi di attesa di chi già versa in condizioni di difficoltà.

Nell’area di parcheggio individuata dal X Municipio saranno posizionati i moduli abitativi del Centro di Accoglienza Temporaneo che sarà aperto per quindici ore al giorno tra le 18.00 e 9.00 del mattino seguente quando i 16 uomini e le 8 donne senza dimora ospitati nella struttura dovranno liberare i propri posti letto.

I ricoveri dovranno essere dotati di impianti fognari ed elettrici oltre che di condizionatori d’aria e pompe di calore utilizzabili sia per riscaldarli, sia per climatizzarli nel periodo estivo. Verranno inoltre allestiti cinque bagni dotati di wc e lavabo e due docce calde per le donne e altre tre destinati agli uomini. Una delle strutture mobili dovrà essere provvisto di scivolo per persone con problemi motori.

Nel parcheggio adiacente alla biblioteca troveranno posto anche una sala mensa per le colazioni e altri spazi con tavoli e sedie riservati ai colloqui e all’accoglienza. Spazi sempre dotati di aria condizionata e fruibili anche per il riposo degli addetti che lavoreranno nel Centro.

E’ previsto, inoltre, che in caso di malattie passeggere i senza dimora possano utilizzate il posto letto per un massimo di 24 ore godendo dell’alloggio per il tempo necessario a recuperare condizioni stabili di salute.

L’accoglienza sarà notturna ma punterà anche all’inclusione sociale dei suoi ospiti e cioè persone prive di alloggio e di risorse sufficienti per mangiare con regolarità. Nel Centro potranno essere ospitate persone maggiorenni di nazionalità italiana, ma anche stranieri e apolidi, residenti e non residenti, migranti in transito e senza dimora in situazione di emergenza nonché privi di famiglie che possano fornire loro supporto.

L’appalto avrà una durata effettiva di 365 giorni dalla data indicata nel contratto e comunque dal suo concreto avvio e al termine del periodo di affidamento quando la struttura verrà chiusa e i suoi ospiti dimessi.

Il costo pro-capite per ognuno dei 24 assisiti sarà di 20,29 al giorno per un importo di 177.740,40 euro cui si aggiungono altri 50mila euro per la costruzione o il noleggio dei moduli abitativi e altri costi di gestione di 29.606,25 euro che portano il totale del bando a 313.962,91 euro Iva inclusa.

Sin qui gli aspetti tecnici. Ma c’è da giurare che la costruzione della struttura all’interno dell’area di sosta vicina al Lungomare Paolo Toscanelli scatenerà critiche anche molto dure, simili a quelle che hanno accolto la notizia del recente avvio dei lavori per la riqualificazione dell’ex mensa Caritas in un’ala dell’ex colonia Vittorio Emanuele III dove, per un triennio, sarà operativo un servizio dihousing first” e “stazione di posta” per la fruizione dei servizi sociali a vantaggio di persone o famiglie senza dimora.

Ma il Centro di accoglienza, si fa notare, potrebbe avere effetti anche sul traffico di zona soprattutto nelle giornate di mercoledì e di sabato quando, in  concomitanza con il mercato saltuario di piazza Quarto dei Mille l’area di sosta, normalmente utilizzata per parcheggiare le auto, sarà occupata dalla struttura.

Il bando tra critiche e difesa dei diritti dei più deboli

Tra le voci che ritengono inopportuna quella location per una struttura portatrice di degrado, si è schierata, tra l’altro, la Confesercenti Ostia.

In passato -risponde alle obiezioni Denise Lancia, assessora alle Politiche sociali e alle Pari opportunità del X Municipio – c’è chi ha paventato che avremmo portato a Ostia tutti i clochard di Roma, sono piovute interrogazioni parlamentari al Senato, ed è arrivata anche la polizia – ma si tratta di una sonora sciocchezza perché ‘housing first’, ‘stazione di posta’ e Centro di accoglienza saranno soltanto un punto di primo contatto per pochissime persone”.

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