La sicurezza stradale può attendere. Mentre per la mobilità sostenibile ogni speranza è tramontata. A Casalpalocco, quartiere immerso nel verde gestito in modo impeccabile dal consorzio tra residenti, le uniche incombenze del Campidoglio, ovvero intervenire sulla viabilità principale, sono disattese. Con pesanti conseguenze sulla sicurezza stradale.
Il “Pianeta verde” perde 2,3 milioni di euro per la pista ciclabile e, senza tecnici, non arrivano i progetti per il rifacimento di via Gorgia di Leontini e via Alessandro Magno
Succede che con il cambio di guardia in Campidoglio le procedure avviate dall’amministrazione Raggi si sono fermate se non addirittura sono state cancellate. Per capire il motivo del contendere bisogna fare un passo indietro. Il quartiere romano di Casalpalocco, pulito ed ordinato, principalmente grazie ad un Consorzio pagato dai suoi stessi abitanti, nel 2021, dopo anni di richieste, ha ottenuto, infatti, uno stanziamento comunale di 4,7 milioni di euro per la riasfaltatura delle lunghe vie Alessandro Magno e Gorgia di Leontini, il cui manto si è deformato notevolmente a causa delle radici dei magnifici alberi che le costeggiano. Quelle strade, di pubblica utilità per il transito dei mezzi pubblici, sono in capo al Comune di Roma.
Inoltre, la giunta Raggi un anno fa aveva stanziato anche 2,3 milioni per la manutenzione ed estensione della pista ciclabile. I soldi stanziati sotto la giunta Raggi, però, non solo sono stati impegnati dalla Giunta Gualtieri solamente in parte – visto che si sono persi i 2,3 milioni per la ciclabile (leggi qui) — ma ad oggi non sono stati utilizzati e giacciono, da oltre un anno, nell’attesa che veda la luce il progetto esecutivo del rifacimento stradale che andrà poi a bando. E già dopo che è trascorso un anno, nonostante molteplici e vani solleciti del Consorzio, si preannuncia un parto difficile.
Il fatto è che il X Municipio soffre la carenza di personale e soprattutto la presenza – o per meglio dire l’assenza – di un Direttore Tecnico condiviso tra Municipio costiero e IX (Eur). Un direttore per due Municipi. Assurdo.
Il risultato è che i 20.000 abitanti di Casalpalocco, più tutti i romani di passaggio su quelle vie, continuano a dover fare la gincana tra gli avvallamenti creati dalle radici degli alberi che, se attraversati ad una normale velocità di crociera, rischiano di spaccare macchine o far cadere motociclisti a terra. Non è un caso che l’Atac da due anni abbia deviato il percorso delle sue linee (leggi qui) e che gli autisti delle ambulanze si rifiutino di transitare per l’incolumità del paziente trasportato (leggi qui).
Dati questi presupposti, c’è da temere che la Polizia Municipale, prima o poi, chiuda totalmente al traffico queste strade, perché rischiano di diventare troppo pericolose per la cittadinanza. Il Presidente del Consorzio, Fabio Pulidori, commenta così: “Siamo stanchi di dover quotidianamente rincorrere Comune e Municipio per i tempi biblici che servono per ottenere da loro attività che, in altre città, sono considerate normale amministrazione. In un vasto Municipio come il nostro, non si possono avere figure chiave che lavorano part-time, né un numero ridicolmente basso di tecnici (sembra siano due) per scrivere progetti per l’intero territorio. Non è degno di una Capitale Europea che i suoi abitanti rischino la vita per evitare dissesti stradali presenti e noti a tutti ormai da anni, ed è incomprensibile che questa Amministrazione non proceda rapidamente alle manutenzioni, visto che i fondi ci sono!”.
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