Duplice omicidio a Villa Pamphilj, le vittime sono americane. Caccia all’uomo in fuga

Villa Pamphilj, duplice omicidio: identificate le vittime, il sospetto è in fuga all’estero

La Polizia Scientifica

Sono americane la donna e la bambina ritrovate morte sabato scorso nel parco di Villa Pamphilj, a Roma. Anche l’uomo sospettato del duplice omicidio è statunitense, sebbene di origini latine, a differenza delle vittime che presentano tratti tipicamente anglosassoni. Un dettaglio, quest’ultimo, che lascia presumere che il padre della bambina (soffocata qualche giorno dopo la morte della madre) sia un’altra persona.

Villa Pamphilj, duplice omicidio: identificate le vittime, il sospetto è in fuga all’estero

Le vittime e il presunto assassino sono stati identificati grazie a una segnalazione arrivata mercoledì sera alla redazione del programma televisivo “Chi l’ha visto?”, che aveva dedicato ampio spazio al ritrovamento dei due corpi nel grande parco romano.

Decisivo l’appello lanciato durante la trasmissione, in cui erano stati mostrati i quattro tatuaggi presenti sul corpo della donna.

La lite e la segnalazione

Un telespettatore ha riferito di aver assistito, pochi giorni prima del macabro rinvenimento, a una violenta lite tra un uomo e una donna nelle vicinanze di Villa Pamphilj. Una discussione così accesa da richiedere l’intervento della polizia.

Una volante era effettivamente intervenuta, identificando entrambi. Ora gli investigatori ritengono che si trattasse proprio delle due vittime e del presunto aggressore, sebbene l’identità ufficiale debba ancora essere confermata.

L’uomo è in fuga all’estero

Nel frattempo, l’uomo è fuggito all’estero. Le autorità italiane, temendo una fuga definitiva, hanno diramato un avviso di ricerca internazionale con l’accusa di duplice omicidio aggravato.

Notata al mercato

Secondo alcune testimonianze la 29enne, all’apparenza una turista, parlava solo con quell’uomo, alto robusto, da una settimana sparito nel nulla. Un tipo violento che pochi giorni prima avrebbe aggredito un bambino che, nel giocare, lo avrebbe disturbato.

La donna, con in braccio la figlioletta sempre tenuta ben curata, erano state notate con l’uomo al mercato Silverio e al parco Moderni. Perché erano finite a dormire sotto una tenda nel parco di Villa Pamphilj è un altro aspetto da chiarire.

L’inchiesta è condotta dalla Squadra Mobile di Roma e dagli agenti dello SCO, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e del sostituto procuratore Antonio Verdi.