Madre e figlia trovate morte a Villa Pamphilj: la neonata è stata soffocata, forse anche lasciata a digiuno

Una tenda nel parco, una madre e una neonata morta: cosa è successo a Villa Pamphilj?

Foto di archivio

Potrebbe essere stata lasciata lentamente morire di fame e alla fine, come conferma l’autopsia, soffocata la neonata trovata morta sabato a Villa Pamphilj, non lontana dal corpo della madre deceduta una settimana prima, forse in seguito a un avvelenanento.

Una tenda nel parco, una madre e una neonata morta: cosa è successo a Villa Pamphilj?

Sul corpo della donna, tra i 20 e i 30 anni, di probabile origine lituane – è solo una deduzione grazie a un tatuaggio sul braccio – infatti, non sono stati trovati segni evidenti doi violenza e gli esami tossicologici per ora hanno escluso la morte per overdose.

Il mistero dei due corpi resta ancora pieno. Non si conoscono l’identità di mamma e figlioletta. E nemmeno con certezza le circostanze della morte, in particolare della donna. A dare un impulso alle indagini ora la tenda in cui hanno probabilmente alloggiato negli ultimi giorni. Una tenda offerta da una associazione di volontariato. E una quarantina di reperti trovati tra la tenda e l’esterno, tra cui resti di cibo e un reggiseno.

Le analisi proseguiranno nei prossimi giorni con verifiche mirate all’individuazione di droghe sintetiche o di eventuali tracce di sostanze stupefacenti non comuni, che ancora non sono inserite nelle tabelle ministeriali delle cosiddette sostanze proibite. Le indagini sono coordinate dal pm della procura di Roma, Antonio Verdi.

I quattro tatuaggi

La giovane non risulta presente, con le impronte digitali, nella banca dati Afis delle forze di polizia italiane. Proprio questo motivo, la polizia si è rivolta all’Interpol, a cui ha inviato le impronte digitali, il Dna e le immagini dei quattro tatuaggi.

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Tre dei quattro tatuaggi della donna

Anche la neonata, che dagli accertamenti sembrerebbe avere tra i 6 e i 12 mesi, non è stata ancora riconosciuta.

La tenda e l’ultima testimonianza

Intanto un nuovo tassello si aggiunge al giallo di Villa Pamphilj, la testimonianza di una dipendente del Servizio Giardini, che si occupa della pulizia del parco. La donna ha raccontato di aver visto mamma e neonata in compagnia di un uomo di carnagione chiara, proprio nel punto in cui sono stati trovati i cadaveri, circa dieci giorni prima del ritrovamento.

Stavano montando una tenda, gli ho in inglese che in quel punto non ci si poteva accampare ma mi hanno ignorata”, ha spiegato la donna che ha riconosciuto la donna tramite le foto dei tatuaggi diramate dalla Questura pochi giorni fa.